Colpo di scena nel caso Denise Pipitone. I dettagli
Sono ormai trascorsi 17 anni da quel tragico giorno, da quando la piccola Denise Pipitone è scomparsa da Mazara del Vallo a soli 4 anni. Da quel 1° settembre Piera Maggio, madre di Denise, non ha mai smesso di cercare la figlia scomparsa.
Denise scompare nel nulla mentre giocava davanti a casa su quel maledetto marciapiede di via Domenico La Bruna. Molteplici le ipotesi, ma una in particolare quella più seguita: rapimento da parte della stessa famiglia di Denise.
Da allora le indiscrezioni, le fake news, le intercettazioni circa la sua scomparsa sono all’ordine del giorno. Solo nel 2017 si arriva ad una svolta importante: i presunti colpevoli, infatti, vengono ristretti alla famiglia della bambina.
In particolare ci riferiamo a Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise; Piero Pulizzi e Anna Corona. Il movente potrebbe essere legato alla vendetta e alla gelosia di Jessica nei confronti della piccola.
Spunta una nuova testimonianza sul caso Pipitone
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Spunta una nuova testimonianza sul caso della scomparsa di Denise Pipitone. Un uomo afferma di averla vista in un autogrill marocchino immediatamente dopo la scomparsa.
L’ipotesi del rapimento da parte di nomadi è una pista ancora oggi seguita dagli inquirenti. L’uomo, infatti, avrebbe raccontato di aver visto la bambina 3 giorni dopo la scomparsa in Marocco.
Io sono convinto che, nel 2004, che ero in Marocco con due miei amici di aver visto Denise Pipitone in questo autogrill del Marocco – questa la sua testimonianza a Quarto Grado.
L’uomo ha dichiarato di aver sporto denuncia due volte: la prima appena atterrato a Malpensa, la seconda invece alla Polizia di Gallarate nel 2019.
Nel frattempo è stata fissata per il 2 dicembre la prima seduta per la Commissione d’Inchiesta sul caso Denise Pipitone. Attualmente resta ancora un mistero anche l’intercettazione risalente allo scorso maggio.
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L’avvocato Giacomo Frazzitta ha chiesto una maggiore chiarezza sulle intercettazioni. Ha richiesto, inoltre, la possibilità di riascoltare Giacoma Pisciotta, che affermò di aver sentito dei rumori nella casa occupata dalla donna con le figlie Alice e Jessica Pulizzi, la notte successiva al rapimento di Denise.