Tragedia disumana, ucciso e lanciato nel fiume: l’esito della condanna dello spregevole gesto

Il 54enne ucciso e gettato nel fiume, il corso delle indagini e il colpevole dell’omicidio.

ucciso e gettato nel fiume
Fiume (Fonte immagine Pixabay)

Il tragico evento si è consumato nella cittadella di Popoli, in provincia di Pescara, in cui il 54 enne e il suo aggressore abitavano. La colluttazione sarebbe avvenuta nelle ore notturne, perfette per permettere all’omicida di liberarsi del corpo della vittima senza passare sotto lo sguardo di occhi indiscreti.

Ma l’indomani mattina il corpo esanime dell’uomo è stato ritrovato da un cittadino di Popoli che si trovava casualmente di passaggio sulle rive del fiume con il suo cane. L’uomo ha avvertito subito la polizia che ha riscontrato nella vittima diverse ferite da arma da taglio, molte delle quali scagliate in pieno volto dal suo aggressore, il corpo era quasi totalmente ricoperto di sangue.

Ricostruita la dinamica dell’omicidio, ucciso e gettato nel fiume, indagini ancora in corso

Stando alla ricostruzione dei fatti dopo il tragico avvenimento è stato lo stesso assassino a prendere di peso il corpo della vittima e trainarlo fino al fiume utilizzando una carriola in ferro, anche quest’ultima ricoperta di sangue. La polizia ha seguito le tracce di sangue lasciate sul terreno e sono riusciti a risalire al luogo in cui l’atto criminale si è consumato, ovvero nella casa del carnefice.

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Ccciso e gettato nel fiume, carriola (Fonte immagine Pixabay)

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Il colpevole del delitto è il vicino di casa della vittima, un 29 enne di origini romane considerato da molti come una persona altamente disturbata. I rapporti tra i due uomini erano molto tesi e le liti non mancavano infatti si presume che l’omicidio possa essere stata una conseguenza dell’ennesima lite tra i due abitanti di Popoli.

Nella casa del 29 enne sono state trovate ancora macchie di sangue e l’arma del delitto: un coltello da cucina ancora impregnato del sangue della vittima. Il colpevole ha riportato, nel corso della colluttazione, solamente delle ferite lievi in volto corrispondenti a dei graffi inflitti dalla vittima che cercava probabilmente di difendersi dalla furia del vicino di casa.

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Pur avendo intercettato il colpevole dell’omicidio del 54 enne le indagini non si fermano. Il sospetto che resta ancora irrisolto è il possibile coinvolgimento di altre persone che avrebbero potuto aggiungersi nel momento dell’occultamento del cadavere aiutando il carnefice a liberarsi del corpo del 54 enne.

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