Dante Alighieri con la barba? Spunta il dipinto inedito dal valore inestimabile

Uomo barbuto sempre piaciuto? Beh, a quanto pare anche Dante avesse ceduto al fascino della barba

Dante dipinto barba
Dante Alighieri (Foto da Pixabay)

Il 2021 è l’anno di un preziosissimo anniversario: settecento anni fa si spegneva il Sommo Poeta della Commedia. L’occasione si è rivelata essere un momento irripetibile per ricordarne il genio, il valore, l’immensità.

Nel corso del tempo – specialmente durante i nostri studi – abbiamo imparato a conoscere i mille volti di Dante. Poeta, letterato, teologo, filosofo e altro ancora.

Il volto a quanto pare è la parola chiave di questo articolo, cari Lettori. È emerso, infatti, che Dante non disdegnasse il culto della barba incolta.

Siamo abituati ad una iconografia costante di Dante in cui il Poeta è raffigurato sempre senza barba. Stando a quanto emerso, è venuto fuori un dipinto in cui Dante è rappresentato in modo del tutto nuovo.

Emerso dipinto di Dante con un dettaglio del tutto nuovo: la barba

Dante dipinto barba
Quadro di Dante Alighieri (Foto da Comune di Orvieto)

Stando a quanto riportato dalle prime indagini e dagli esami diagnostici (effettuati dal team di esperti del Consorzio Pragma a cui il Comune di Orvieto si è rivolto), la barba dipinta è originale e non si tratta di una aggiunta secondaria.

I restauratori hanno tenuto a precisare che il dipinto è una pittura a tempera, che potrebbe risalire alla fine del XVIII secolo, sebbene la tela sul quale è stato realizzato il dipinto non è una tela di manifattura industriale, ma si tratterebbe di un filato a mano di epoca arcaica.

Questo potrebbe far pensare che l’autore abbia utilizzato una vecchia tela per realizzare la sua opera, cosa non insolita per l’epoca, oppure questo particolare potrebbe far slittare indietro nel tempo la datazione del quadro – queste le dichiarazioni del Comune di Orvieto.

Un altro dettaglio che ha sollevato la curiosità degli esperti è stata la cornice si presume che possa essere molto più vecchia rispetto al disegno stesso.  In ultimo, una serie di elementi utili alla datazione sarebbero emersi  dai rilievi sul timbro che si trova sul bollo in ceralacca applicato sul retro del dipinto.

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