I genitori della bambina scomparsa di Mazara del Vallo hanno di recente e nuovamente espresso la loro opinione tramite il Web.
Piera Maggio è tristemente salita agli onori della cronaca a causa della misteriosa scompagna della figlia Denise Pipitone. Un caso che ormai si trascina da parecchio tempo e che ancora non ha visto una risoluzione.
In effetti, sono già diciassette anni che la piccola è sparita dall’abitazione della nonna a Mazara del Vallo. Numerose sono stati le ricerche, le indagini e le opinioni riguardo a questa faccenda, anche se per la maggior parte inutili e infruttuose.
Inoltre, ci sono stati processi, piste che tendevano a insinuare di una vendetta familiare e persino avvistamenti che illudevano di un possibile ritrovamento.
Pochi mesi fa, don Davide Chirco aveva invitato i mazaresi a esporre un lumino sulla propria finestra e postare la foto sul Web con un preciso hashtag.
Certo, non sarà un gesto simbolico a riportare la bambina indietro, ma certamente, come ha spiegato il suddetto Responsabile del Seminario vescovile della Diocesi, si tratta di un monito per chi sa e non parla e anche un modo per stare idealmente vicino ai genitori.
Ma proprio di recente, Piera ha voluto ancora una volta mandare un messaggio attraverso i social network. In particolare, su Facebook è stato caricato un post con la doppia firma di Maggio e Pulizzi.
Il messaggio di Piera e Pietro
In queste poche righe, Piera e Pietro hanno cercato di far leva sulla coscienza, sempre che ci sia, di tutti coloro che possono sapere qualcosa riguardo alla sparizione di Denise e che non hanno ancora parlato.
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La Maggio, secondo quanto ha scritto, pare convinta che ci sia qualcuno, probabilmente che vive ancora a Mazara del Vallo, che è al corrente di alcuni dettagli che non ha il coraggio o la voglia di comunicare. Oppure addirittura potrebbe esserci qualcun altro che ostacola la ricerca.
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Il padre e la madre di Denise hanno quindi anche parlato di falsità e di ipocrisia. Infine, hanno augurato alle persone che per paura o per omertà tengono la bocca chiusa una lunga vita piena di rimorsi.