Dramma sul lavoro: due operai perdono la vita. Incidenti gravissimi

Non cessa il dramma delle morti bianche. Oggi, purtroppo, altri due operai sono deceduti sul posto di lavoro. I dettagli.

Operaio morto
Ponteggio (Foto di Bernswaelz da Pixabay)

Un operaio è deceduto questa mattina presso Santa Croce sull’Arno, nel Pisano. La vittima aveva 47 anni e lavorava in un cantiere edile. Oltre alla vittima un altro uomo è rimasto ferito. Ancora da accertare le esatte dinamiche della morte. Un altro decesso sul posto di lavoro è avvenuto invece in Abruzzo. Si tratta sempre di un operaio, morto a Lanciano, in provincia di Chieti, nel corso dei lavori per la realizzazione di un gasdotto. Secondo quanto emerso finora, la causa sarebbe ascrivibile al cedimento di una parete di terra, proprio mentre la vittima si era calata nello scavo per effettuare dei controlli.

Il dramma delle morti bianche. Altri feriti, di cui uno grave, nel Milanese

morte sul lavoro
Soccorsi (Instagram)

Altri due operai sono rimasti feriti questa mattina nel Milanese. I due lavoravano in una centrale termica nei pressi di Turbigo, vicino al capoluogo lombardo. Secondo quanto dichiarato dal 118, i due operai (uno di 49 e l’altro di 42 anni) sarebbero precipitati da un’altezza di ben 4 metri, riportando il primo un grave trauma cranico, oltre a ferite al volto e ad un braccio. Il 42enne presenta invece ferite meno gravi a una spalla e ad un braccio.

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Purtroppo anche i giorni precedenti avevano fatto assistere a numerosi drammi incorsi sui posti di lavoro. A Nerviano, sempre nel Milanese, un operaio era rimasto folgorato in una cabina elettrica. A Sassari un uomo era rimasto schiacciato da un muletto. Una terza vittima era stata registrata poi a Barletta, mentre in provincia di Modena un agricoltore è rimasto schiacciato da un trattore.

Un bilancio di guerra veramente scoraggiante. A tal proposito Draghi ha sottolineato di aver incrementato il personale degli Ispettorati del Lavoro, di aver aumentato le sanzioni e reso più efficienti i controlli. La speranza è che si possa andare ad incidere su una pagina buia della nostra economia. Secondo l’Inail, infatti, sarebbero ben 1.538 i morti sul lavoro nel 2020. Occorre assolutamente invertire la rotta.

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