Eurovision, arriva l’ufficialità che tutti aspettavano: fan in delirio

L’Edizione 2022 di Eurovision sarà organizzata a Torino. Nelle prossime ore è attesa la notizia ufficiale da parte della Rai

Palcoscenico Eurovision 2021 Rotterdam
Palcoscenico dell’Eurovision Contest 2021 di Rotterdam

Sarà il capoluogo piemontese la sede della prossima edizione di Eurovision, l’ufficialità è attesa per le prossime ore ma ormai restano pochi i dubbi sul luogo che ospiterà il Contest musicale in cui partecipano artisti da tutta Europa. Come da regolamento, spetta all‘Italia ospitare la prossima edizione di Eurovision dopo la vittoria dei Maneskin.

La candidatura di Torino è stata presentata l’estate scorsa dalla sindaca Chiara Appendino ed è stata preferita a quella di Milano, Bologna, Pesaro e Rimini.

Torino si aggiudica Eurovision 2022

Roma invece non è mai stata presa in considerazione, questa situazione è stata considerata dagli esperti come l’ennesimo fallimento della ex sindaca della capitale, Virginia Raggi.

Eurovision 2021
Eurovision Facebook

Arriverà quindi sotto la Mole, l’importante evento, il più seguito tra gli eventi non sportivi, vinto nell’ultima edizione dai Maneskin. «Spazi con capienze adatte, in pieno territorio cittadino e facilmente raggiungibili», con una «offerta ricettiva in grado di accogliere le migliaia di persone che l’evento saprà attrarre», aveva spiegato Chiara Appendino quando nei mesi scorsi aveva presentato la candidatura della città.

Il capoluogo piemontese si è aggiudicato un altro importante evento, dopo le Atp Finals programmate per novembre, per la prima di cinque edizioni. Grazie a questi appuntamenti internazionali Torino è diventata hub Ryanair garantendo maggiori collegamenti con gli aerei e il resto del mondo.

Eurovision 2022 sarà organizzata nel Pala Alpitour, la stessa struttura che ospiterà le Atp Finals di tennis. Sono 40 le delegazioni che arriveranno a Torino da tutta Europa e non solo. L’Eurovision Song Contest è una produzione che ha una durata di 9 settimane, sono sei le settimane di lavoro prima dell’evento, due le settimane per lo show e poi una settimana successiva.

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I giornalisti accreditati sono più di mille, la produzione costa alla Rai circa 26 milioni di euro. La tv di Stato chiede un contributo libero alla città che ospiterà l’evento.

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