Confessione inaspettata del celebre attore figlio d’arte che confida l’impensabile. Alessandro Gassmann racconta il suo calvario con dovizia di particolari.
Alla fine il celebre attore ha vuotato il sacco, confessando la malattia con la quale ha a lungo dovuto combattere. Una dichiarazione senza precedenti quella di Alessandro Gassmann che ha voluto dare la sua testimonianza nella speranza di poter aiutare altre persone che si trovano ad affrontarla.
Romano classe 1965, è figlio del leggendario attore Vittorio e dell’attrice Juliette Mayniel. Inizia a calcare il palcoscenico fin da giovsnissimo, sotto la guida dell’esigente genitore. Tra i primi successi, Uomini senza Donne e Facciamo Fiesta, in coppia con l’amico Gianmarco Tognazzi.
Per Il bagno turco di Ferzan Ozpetek ha ricevuto numerosi riconoscimenti. In seguito si è dedicato prevalentemente a fiction e serie tv, diventando uno dei volti più amati dal pubblico a casa. Da quattro anni è il protagonista de I Bastardi di Pizzofalcone, nel ruolo dell’ispettore Giuseppe Lojacono.
Sembra incredibile, quindi, che proprio lui abbia sofferto per così tanto tempo di una malattia subdola che spesso non viene riconosciuta come dovrebbe, e che ultimamente sta interessando, purtroppo, sempre più persone.
Alessandro Gassmann e la malattia: “Credevo di morire…”
L’attore ha raccontato la sua esperienza alla rivista di salute e benessere Ok, alla quale ha rilasciato una lunga intervista. “La prima volta mi è successo l’estate del 2002, a Torino” ha cominciato a raccontare l’artista, ancora scosso.
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“Sono a letto, la sera, un libro in mano. Comincio a pensare alla giornata pesante che mi aspetta” ricorda Alessandro, che in quel periodo stava girando Le Stagioni del Cuore, fiction poi andata in onda su Canale 5. “Un po’ d’ansia, smetto di leggere. Niente. Mio Dio, mio Dio… Ho i battiti a mille, grondo sudore freddo, muoio. Sono i venti minuti peggiori della mia esistenza” racconta ancora con emozione.
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“Quando il medico arriva, scopro che non è un infarto” continua Gassmann, colpito da un attacco di panico per colpa dell’ansia, con la quale si sarebbe trovato a combattere per molti anni a venire. “Se ho deciso di raccontare la mia lotta con questo strano male, è perché spero che serva a qualcuno” ha quindi concluso, per dare speranza a quanti ne soffrono di poterne uscire grazie alla terapia giusta.