Denise Pipitone, il duro appello di Piera Maggio: “Ora basta”. La svolta nelle parole

Nessuno di noi utilizzerebbe il nome di Denise Pipitone per fare del male. Eppure è proprio quello che è successo. E la madre reagisce così.

Denise Pipitone
Denise Pipitone Foto da Instagram

Denise Pipitone fa parlare da anni per via del suo controverso caso. La bambina scomparve il 1° settembre del 2004 mentre giocava in strada con i cuginetti. E nessuno, a Mazara del Vallo, sembra sapere come sia stato possibile tutto questo.

Eppure la famiglia della bimba crede che invece ci siano delle persone che conoscano delle cose e delle dinamiche. Ma che questi soggetti non parlino e perseverino nel loro atteggiamento di omertà, per paura o per altro.

Fatto sta che di Denise Pipitone non si è più saputo niente da quel giorno e che ogni pista od avvistamento segnalato si è sempre concluso con un nulla di fatto. Non ultimo c’era stato il caso di Olesya Rostova, una ventenne russa che aveva fatto credere di potere essere la bambina sparita nel nulla anni fa.

Invece si trattava solamente di una mitomane, e Piera Maggio e Pietro Pulizzi hanno dovuto ingoiare l’ennesimo boccone amaro. Quella giovane non era Denise Pipitone ed i due continuano a vivere nell’angoscia.

Denise Pipitone, il suo nome usato per fare del male

Eppure i due non hanno mai perso la speranza che un giorno la loro figlia possa tornare a farsi viva. Si spera difatti che Denise sia ancora tra noi.

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Maria Angione, primo pubblico ministero che curò il caso, qualche mese fa ha sostenuto che Denise non sarebbe consapevole della sua vera identità e che vivrebbe con marito e figlioletta, senza sapere niente di tutto ciò.

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Nel frattempo questo caso continua a fare discutere e ad alimentare anche polemiche. Allora ci pensa una pagina social dedicata a Denise a cercare di chiarire le cose.

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Ed a denunciare come sia inammissibile strumentalizzare il dolore di una famiglia e l’immagine di una bambina della quale non si conoscono le sorti, al puro scopo di fare del male o di curare i propri interessi.

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