Morto Daniele Del Giudice. Addio a uno dei più grandi scrittori contemporanei. Sabato avrebbe ricevuto il premio Campiello
Nella notte è mancato lo scrittore Daniele Del Giudice. Autore de Lo stadio di Wimbledon, Atlante occidentale, Nel museo di Reims e Staccando l’ombra da terra. Aveva 72 anni. Sabato avrebbe dovuto ricevere il premio Campiello per la carriera a Venezia perché considerato uno dei più importanti scrittori contemporanei. Lo scrittore era nato a Roma nel 1949. Aveva lavorato alla redazione di ‘Paese Sera’. Da molti anni ormai viveva a Venezia.
Era divenuto celebre come narratore per la profondità della sua ricerca esistenziale mossa dal dubbio e dalla curiosità
Ciò che veniva apprezzato dai lettori delle sue opere era il senso di leggerezza che riusciva a dare alle sue parole, pur trattando temi complessi e profondi.
Daniele Del Giudice fu scoperto da Italo Calvino che vide in lui un suo erede. L’esordio avvenne nel 1983 con il romanzo Lo stadio di Wimbledon, pubblicato da Einaudi. La voce narrante di questo suo primo libro è un giovane che ambisce a diventare scrittore e va a Trieste alla ricerca di un uomo di cultura di nome Roberto Bazlen,
Ha lavorato come critico letterario e traduttore, consulente editoriale di varie case editrici, a partire da Einaudi ed tra i fondatori di Adelphi con Roberto Calasso e Luciano Foà. Nel suo secondo libro intitolato Atlante occidentale, uscito nel 1985, racconta il rapporto tra il fisico Pietro Brahe e lo scrittore Ira Epstein.
Tra i saggi letterari pubblicati, spicca l’introduzione alle Opere complete di Primo Levi. Nel 2002 ha ricevuto il Premio Feltrinelli – Accademia dei Lincei per il complesso della sua opera narrativa. Lo scorso 27 luglio gli è stato conferito il Premio Campiello alla carriera motivazione scritta dal presidente della Giuria dei Letterati 2021 Walter Veltroni: “Daniele Del Giudice ha scritto libri emozionanti e colti, ha indagato l’universo dei sentimenti umani e quello, solo apparentemente lontano, della tecnica e della meccanica. E il premio, davvero alla carriera, onora con immenso affetto uno dei massimi protagonisti della vita letteraria, culturale, civile Del nostro tempo”.
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Nel corso della sua lunga carriera, ha ottenuto numerosi riconoscimenti fra i quali il Premio letterario Giovanni Comisso nel 1985 e il Premio Bergamo nel 1986.