Soffoca la moglie poi si toglie la vita, caso omicidio-suicidio: la triste ricostruzione

Ecco che cosa è successo poche ore fa in un piccolo paese del bresciano. Una disgrazia davvero inaspettata.

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Calino, in provincia di Brescia (Instagram)

Una vicenda che ha veramente lasciato stupefatte le persone del luogo. Una vera tragedia alla quale è difficile dare delle ragioni precise a poche ore dall’accaduto. Un doppio dramma che ha veramente colpito e rattristato coloro che vivono nel piccolo Comune del bresciano.

Protagonista del misfatto è un uomo di mezza età che, secondo fonti ufficiali, avrebbe deciso, forse preso da un raptus, di uccidere la consorte. I figli della coppia, in realtà, pare che nei giorni scorsi abbiano cercato di contattarli senza riuscirci.

Tuttavia, il ragazzo non aveva potuto fare di più, dato che in quel momento si trovava in vacanza. Per la precisione, teatro di questa sciagiura, è Calino, frazione di Cazzago S. Martino. Il paese, che si trova nel cuore della Franciacorta, ha dovuto quindi assistere a una disgrazia veramente inaspettata.

In questa occasione, quindi, sono intervenuti I carabinieri della Compagnia di Gardone Val Trompia hanno cercato di capire la dinamica dell’omicdio-suicidio avvenuto poche ore fa. Ancora adesso, dunque, le forze dell’ordine stanno analizzando vari indizi per arrivare a una conclusione definitiva delle motivazioni che avrebbe spinto l’uomo al gesto estremo.

Una tragedia chiarita da una lettera scritta

Secondo quanto riportato, peraltro, marito e moglie erano di origine balcanica e i vigili del fuoco, insieme con i sopracitati, hanno trovato l’uomo impiccato a una ringhiera delle scale e la donna, invece, era senza vita e legata proprio a quella ringhiera.

Carabinieri
Carabinieri (Instagram)

Le analisi del caso, effettuate dal medico legate e coordinate dal pm Alessio Bernardi, hanno chiarito che Shkelqim Bedeli, 55 enne, prima avrebbe strangolato la moglie e poi si sarebbe suicidato.

I militari, quindi, hanno anche trovato delle prove inconfutabili all’interno del computer appartenente ai due. C’erano infatti due lettere che spiegavano proprio le intenzioni. Una era indirizzata ai figli e l’altra alle autorità. Questo, perciò, toglie ogni dubbio che siano stati loro i fautori della disgrazia.

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Da ciò che si è letto nella missiva, quindi, tra loro c’erano delle forti problematiche che non erano mai stati un grado di risolvere. Per lui, come aveva spiegato, l’unica soluzione per mettere fine ai dissidi, era soltanto la morte.

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