Emergenza incendi: lottano tra le fiamme, tragedia nelle campagne calabresi. Le vittime

Emergenza incendi. In Calabria le fiamme uccidono due anziani in Aspromonte. Le vittime continuano ad aumentare

Incendi Calabria
Incendi Calabria pixabay

Il fuoco che sta divorando l’Aspromonte ha fatto altre due vittime, Mario Zavaglia, un uomo di 76 anni è morto nelle campagne della Grotteria a causa di un incendio nei boschi e del successivo crollo della sua casa rurale provocato dal rogo.

Il territorio si trova da sei giorni tra le fiamme, arrivate fino al centro storico di Grotteria. Sono decine le persone che sono state allontanate dalle proprie case.

A Cardato, in provincia di Reggio Calabria, ha perso la vita anche un uomo di 79 anni, Nicola Fortugno. Nella mattinata era già stato dato per disperso, il corpo è stato trovato coperto di ustioni.

L’Aspromonte è avvolto dal fuoco

Il cadavere di Mario Zavaglia è stato trovato da uno dei figli, messo in allarme dal fatto che il padre non rispondeva al telefono. Nicola Fortugno invece, dato per disperso, è stato ritrovato senza vita a causa delle ustioni provocate dall’incendio scoppiato nella zona.

Incendi Calabria
Incendi Calabria pixabay

Zavaglia era tornato da Milano, dove viveva negli anni scorsi, era poi rientrato nella sua regione di origine dopo la pensione. L’anziano ogni giorno andava nel terreno di sua proprietà a Grotteria per svolgere lavori agricoli.

Cinque giorni fa, sono morti, sempre a causa del fuoco  Margherita Cilione e suo nipote Antonino, di 53 e 34 anni, di Bagaladi uccisi dalle fiamme, nel tentativo di salvare dalle fiamme il loro uliveto.

Il fuoco ha devastato gran parte dell’Aspromonte, si sta avvicinando al Santuario di Polsi, un convento di epoca medioevale, meta di migliaia di turisti che ad inizio settembre raggiungono la località per partecipare ai riti in onore della Madonna della Montagna.

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“La strada principale è bloccata dalle fiamme, si accede solo da due vie secondarie delle quali una è una mulattiera” ha detto all’Ansa il Rettore Don Tonino Saraco. Si registrano lunghe colonne di macchine che tornano indietro, inoltre centinaia di pellegrini partiti a piedi da Cinquefondi seguono la via del ritorno. Gli agenti della Forestale hanno bloccato la strada al casello. I telefonini nella zona funzionano poco.

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