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Tragedia Auschwitz, scompare anche l’ultimo liberatore: come dimenticarlo

Pubblicato da
Jacopo Romani

È scomparso David Dushman, soldato dell’armata rossa che ha liberato il campo di sterminio.

Il 27 Gennaio 1945 a bordo del suo carro armato T-34 Dushman ha sfondato la recinzione elettrificata di Aushwitz. Quello che ha visto quel giorno è stato “terribile”, un’immagine che ha voluto fortemente raccontare alle generazioni successive perché tutto ciò non succedesse mai più.

Tragedia Auschwitz, scompare anche l'ultimo liberatore: come dimenticarlo
David Dushman (Screenshot Instagram)

Un evento epocale che all’inizio, ancora ventunenne non comprese interamente ma lo segnò nel profondo. Infatti negli anni successivi si impegnò in uno scrupoloso lavoro di ricerca sulla memoria, tanto che la sua biografia è materiale di ricerca per i libri di storia.

Originario di Danzig, David Dushman è figlio di un medico militare, imprigionato e morto in un campo di punizione sovietico. David ha partecipato ad alcuni degli scontri più violenti della Seconda Guerra Mondiale.

Da giovanissimo ha partecipato alle battaglie di Stalingrado e Kursk, ferito gravemente per tre volte, sopravvisse alla guerra. Uno dei 69 soldati e tornare su una divisione di 12.000 uomini.

Scomparso David Dushman a 98 anni, la guerra, la scherma, la sua vita

David Dushman e deceduto la notte tra venerdì e sabato, in un ospedale a Monaco. Per il coraggio dimostrato in guerra ottenne numerose onorificenze, inoltre lo scorso Aprile, nel giorno del suo 98° compleanno, è stato nominato membro onorario della comunità israelitica tedesca.

Dopo la fine della guerra Dushman dal 1952 al 1988 è stato l’allenatore della squadra femminile di scherma dell’Urss. Portando alla vittoria molte delle sue schermitrici. Fu testimone inoltre dell’attentato terroristico avvenuto alle Olimpiadi di Monaco del 1972.

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Il Comitato Olimpico Internazionale lo ricorda in un messaggio, “Allenatore di scherma leggendario e l’ultimo liberatore vivente del campo di concentramento di Auschwitz”.

L’ex presidentessa della Comunità ebraica tedesca, Charlotte Knobloch alla notizia della scomparsa di Dushman, ha dichiarato:

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Ogni testimone della storia che passa è una perdita, ma dire addio a David Dushman è particolarmente doloroso. Dushman era in prima linea quando la macchina assassina dei nazionalsocialisti è stata distrutta”.

Jacopo Romani

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Jacopo Romani