Lo uccide con dei colpi di pistola, poi il suicidio: i carabinieri indagano

Dramma tutto in famiglia quello che è capitato in una abitazione. Per gli inquirenti non c’è dubbio: è omicidio suicidio, chi sono le vittime.

Una tragedia familiare culminata con un omicidio e con un successivo suicidio da parte dell’autore ha scosso la piccola comunità di Oste di Montemurlo. Si tratta di una piccola località situata in provincia di Prato.

Carabinieri al lavoro su caso di omicidio suicidio
Carabinieri al lavoro su caso di omicidio suicidio Foto dal web

Le vittime sono due fratelli di rispettivamente 54 e 60 anni. L’autore di questo drammatico delitto è il più giovane dei due, che ha raggiunto la casa dell’altro e ha estratto una pistola con la quale ha aperto il fuoco.

Dopo avere sparato al fratello a sangue freddo, il 54enne ha rivolto la propria Beretta contro di sé commettendo suicidio.

Questo fatto di sangue risale alla serata di giovedì 3 giugno 2021 ed il rumore dei colpi esplosi – tre in tutto – non è passato inosservato ai vicini.

Alcuni di essi hanno saputo distinguere in maniera chiara gli spari e hanno allertato preoccupati le forze dell’ordine.

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La ricostruzione degli inquirenti su questa drammatica vicenda

I carabinieri hanno così raggiunto la casa dove abitava Giacomo Pusceddu, scoprendo sia il suo cadavere che quello del fratello più giovane, Maurizio. Subito sono partite le indagini su questo evidente caso di omicidio suicidio.

 

A convincere gli investigatori che sia stato Maurizio Pusceddu a compiere tutto è la posizione dell’arma del delitto, ritrovata a qualche centimetro dal corpo di quest’ultimo. Anche il conteggio dei fori sui corpi di suo fratello ha confermato il tutto.

Un suicidio richiede, in circostanze normali, un solo colpo per centrare tale bieco proposito. Sembrano alquanto evidenti anche le motivazioni di fondo alla base di questo delitto.

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Il 54enne non aveva una fissa dimora e pare serbasse rancore nei confronti del maggiore. Ma saranno l’ulteriore raccolta di indagini e le testimonianze di parenti ed amici a dare le eventuali conferme o smentite del caso.

Giacomo è stato raggiunto da due colpi in pieno viso, poi Maurizio si è sparato alla testa, secondo la ricostruzione degli investigatori. L’arma, la casa ed anche i telefonini dei due sono sotto sequestro, così come le salme. I carabinieri hanno anche accertato come entrambi fossero incensurati.

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