Al Bano Carrisi, la polemica sul vaccino inoculato: il cantante spiega i motivi

Al Bano Carrisi spiega ai fan il motivo per cui ha inoculato un determinato vaccino. E’ polemica dopo il guidizio a riguardo

Al Bano Carrisi, la polemica sul vaccino inoculato: il cantante spiega i motivi
Al Bano Carrisi a La Confessione (Screenshot Instagram)

L’artista sanremese di Cellino San Marco, Al Bano Carrisi ha esternato i motivi, in un’intervista, per i quali è toccata una determinata tipologia di vaccino, piuttosto che un’altra. Il Covid-19 imperversa nelle regioni d’Italia, nonostante l’importazione dei vaccini.

In seguito allo stop di AstraZeneca, per ragioni, legate alle complicazioni, riscontrate nell’organismo di alcune persone, le dosi a disposizione degli italiani tendono ad essere molto limitate. La fascia d’età interessata alla somministrazione è quella degli “over 70”, per cui è previsto il vaccino “Pfizer“. In questo parametro dettato dalla legge, l’artista pugliese vi rientra perfettamente, ma la polemica attorno all’argomento non si è fatta attendere.

Alla fine il 77enne ha inoculato proprio una dose dell’antidoto della casa madre tedesca, contraddicendosi su quanto espresso in passato…

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Al Bano Carrisi spiega i motivi per cui ha inoculato “Pfizer”

 

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La “storia” sui vaccini somministrati in Italia ha coinvolto anche Al Bano Carrisi. Il cantante pugliese, al termine della “corsa” ha ricevuto una dose di “Pfizer“, contrariamente a quanto espresso in passato.

Quì “scappa” la polemica tra utenti del web e alcuni detrattori che sottolineano la mancata coerenza del proprietario di Cellino San Marco. Qualche mese fa, l’ex marito di Romina Power aveva reso pubblica, la preferenza nella somministrazione del vaccino “Sputnik V”, fortemente consigliato dal suo grande amico, Vladimir Putin.

Così non è stato e alla fine dei “giochi”, Al Bano ha accettato il “Pfizer”, suscitando più di una polemica a riguardo. Nonostante ciò, l’artista ha spiegato il motivo per cui gli è stato affidato quel tipo di vaccino, lo scorso 29 marzo.

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Prima il preambolo sull’AstraZeneca e quel blocco che ha suscitato più di una perplessità, con il riscontro dell’arresto cardiaco di alcune persone, dopo l’inoculazione. Durante l’intervista, Al Bano è poi andato dritto al punto, affermando che il “Pfizer” non è stata una scelta, “bensì ciò che è stato previsto per me, stando alle indicazioni mediche e del governo italiano”

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