È un personaggio televisivo svizzero e membro onorevole di Casa Savoia. Emanuele Filiberto, nipote dell’ultimo re d’Italia, svela al Giornale come ha accettato la “sfida” di Maria De Filippi
Tutti conosciamo Emanuele Filiberto. Si tratta dell’onorevole membro di Casa Savoia, figlio di Vittorio Emanuele e di Marina Doria. Ma, soprattutto, è il nipote dell’ultimo re d’Italia, Umberto II di Savoia.
Il principe è arrivato in Italia solo alla fine del 2002, ma da allora ha letteralmente conquistato il pubblico nostrano. Divenuto presto un noto personaggio televisivo, ha partecipato a tantissimi programmi.
Quelli che il calcio, Il ballo delle debuttanti, Ballando con le stelle e I Raccomandati sono solo alcuni dei tanti show a cui ha preso parte. Recentemente il nobile ha stupito ancora, raccontando i retroscena della sua ultima avventura televisiva.
Al centro della narrazione, anche l’amatissima Maria De Filippi.
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Filiberto, esordio nello show della De Filippi: «Così ho accettato»
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«Maria De Filippi mi ha mandato un sms un paio di mesi fa nel quale scriveva di avere un’idea per me». Questa è la dichiarazione iniziale rilasciata da Emanuele Filiberto al Giornale.
Intervistato dal magazine, il ”reale” di Casa Savoia ha svelato il retroscena del suo esordio nella nuova avventura televisiva solo dopo aver elogiato lo stile di conduzione della collega.
«È un’ottima conduttrice “per sottrazione” – ha dichiarato – lascia molto spazio ai suoi ospiti».
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«Ho accettato la proposta di Maria perché mi piacciono i suoi programmi e mi piace come li presenta». Filiberto fa riferimento alla scelta di partecipare all’ultima edizione di Amici.
Affiancato da Stash e a Stefano De Martino, il sabato sera il nobile abbandona i “panni reali” per trasformarsi in giudice di uno dei talent show più amati degli italiani.
Nell’intervista, Filiberto ha anche raccontato le difficoltà iniziali di questa nuova avventura. Come spesso accade, l’incertezza è affiancata da pregiudizi e critiche non sempre costruttive provenienti dal pubblico.
Ma la “scorza” del reale è subito visibile: «So di avere un cognome che può disturbare, però sono contento di aver fatto cambiare opinione a tanti».