Separazione giudiziale, Facebook la causa: moglie furiosa

Il giudice concede la separazione giudiziale chiesta da una donna, arrabbiatissima con il marito dopo avere notato un dettaglio sui social.

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Lei chiede la separazione giudiziale contro il marito per via di Facebook Foto dal web

Separazione giudiziale, un epilogo tanto spiacevole quanto a volte inevitabile quando in una coppia si verifica qualche problema che diventa enorme. Uno di quegli scogli che veramente fa si che il rapporto tra moglie e marito non possa andare avanti. Ne sa qualcosa una ormai ex coppia che risiede a Palmi. Si tratta di una località situata in provincia di Reggio Calabria.

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Qui lei si è accorta che il proprio coniuge su Facebook aveva fornito di sé stesso l’indicazione ‘single’. L’uomo aveva cambiato il proprio status personale in questo modo, dopo che inizialmente risultava quello di ‘sposato’. Cosa che avrebbe potuto dare adito a qualche equivoco. Ed anzi, il sospetto della consorte delusa è proprio che qualcosa di losco alle sue spalle possa avere avuto effettivamente luogo.

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Separazione giudiziale, il giudice dà ragione alla moglie furente

Da qui la richiesta immediata di separazione giudiziale, che in aula di tribunale l’ha vista anche prevalere. Il giudice si è espresso infatti in favore di lei. Fatale al marito in questa sentenza che è risultata a lui contraria un altro precedente molto simile in tal senso. Per chi ha dovuto fornire un verdetto su questa questione hanno pesato le possibili conseguenze che avrebbero potuto ledere l’onore e la dignità della moglie. Anche se pare che non sia stata provata alcuna infedeltà coniugale.

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Ma dare una descrizione di sé diversa da quella che è la realtà è parsa una cosa di una gravità tale da avallare la richiesta di separazione avanzata dalla consorte arrabbiata. Definirsi ‘single’ sui social quando non lo si è, nello spazio destinato alle proprie informazioni personali di carattere pubblico, non è prova di un avvenuto tradimento. Ma risulta comunque un atto in grado di arrecare danno all’immagine del proprio partner. Da cui la decisione del Tribunale di Palmi di concedere la separazione alla moglie.

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