Michele Bravi e Chiara Galiazzo: la lettera a “Verissimo” contro l’omofobia

“Chi è pronto, racconti l’amore senza vergogna”, questo recita la lettera che Michele Bravi ha scritto e letto negli studi di “Verissimo” insieme alla collega e amica Chiara Galiazzo. 

 

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Uniti contro l’omofobia, i due cantanti e amici hanno recitato un inno all’amore libero e all’importanza della tolleranza e del rispetto reciproco.

“L’omofobia non è un insulto alla sessualità, ma una bestemmia contro la parola Amare”. In occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, Michele Bravi scrisse questa lettera che condivise sui social per i suoi fan. Nella puntata del 6 febbraio di “Verissimo“, è stato ospite della Toffanin e l’ha recitata insieme alla collega Chiara Galiazzo.
Michele ha descritto nelle sue parole come un’emozione possa venir distrutta e disturbata dalla voce di una coscienza che ricorda cos’è giusto e cos’è sbagliato. Una coscienza costruita e mossa da una società che ancora sembra resistere davanti ai sentimenti, di qualunque genere essi siano.

La lettera contro l’omofobia di Michele Bravi e Chiara Galiazzo negli studi di “Verissimo”

 

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Una descrizione del silenzio e del nascondersi, degli errori che comportano i pregiudizi e i pareri altrui. Dal cambiare la desinenza degli aggettivi nelle canzoni, alla paura che fa perdere occasioni di espressione individuale, questa poesia è un urlo a gran voce e una richiesta rivolta a tutti di esprimere l’amore quando c’è.
Chi ha bisogno di tempo se lo prenda, è il consiglio del cantante. Ma ci tiene a ricordare che i cambiamenti del mondo iniziano da gesti sottili e il cambiamento più grande sarà sempre dettato dall’amore più che dalla paura.

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