Chi l’ha visto, Emanuela Orlandi: il ruolo di Antonio Mancini

Nuove rilevazioni nel corso della trasmissione Chi l’ha visto? sul caso di Emanuela Orlandi: il ruolo di Antonio Mancini, boss pentito della Banda della Magliana.

Emanuela Orlandi – Ultimaparola.com

Si continua nella ricerca della verità per quanto riguarda la scomparsa di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana sparita nel nulla il 22 giugno 1983. All’epoca, la ragazza era ancora adolescente e se oggi fosse viva sarebbe una donna di mezza età: chi non si è mai arresto al fatto che sia stata uccisa sono i suoi familiari e in particolare il fratello Pietro.

Nei giorni scorsi, la notizia che il Vaticano avrebbe riaperto le indagini riguardanti la scomparsa della ragazza, così la vicenda torna di strettissima attualità. In particolare, della vicenda come accade ormai da moltissimi anni se ne sta occupando la trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ e negli ultimi mesi addirittura Maurizio Abbatino, noto come Er Crispino, il boss che ha ispirato la figura del Freddo su Romanzo Criminale è tornato a chiamare in causa il Vaticano.

Le rivelazioni di Antonio Mancini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi

Emanuela Orlandi – Ultimaparola.com

C’è poi un altro vecchio boss della Banda della Magliana, che proprio come Abbatino si è da decenni pentito per le sue azioni criminali, che in queste ore potrebbe fare rivelazioni molto importanti. Stiamo parlando di Antonio Mancini, detto ‘Accattone’, il quale proprio questa sera, 18 gennaio, sarà ospite della trasmissione di Raitre, ‘Chi l’ha visto?’ e tornerà a dire la sua sul caso della sparizione della giovane.

In realtà, sono molti anni – le prime interviste sono datate almeno dieci anni fa – che ‘Nino l’Accattone’ sostiene che la Banda della Magliana abbia rapito Emanuela Orlandi e che dietro ci sia un tentativo da parte dell’organizzazione criminale di ricattare lo IOR, vale a dire l’istituto di credito legato direttamente al Vaticano e all’epoca gestito dal controverso cardinale Marcinkus.

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Nelle anticipazioni della trasmissione di Raitre, viene poi riportata la testimonianza di un uomo, che sostiene: “Mio figlio mi disse che l’hanno portata all’autista di De Pedis”. De Pedis è ovviamente, come noto, Enrico De Pedis, noto come Renatino, ucciso nel 1990 a Roma e sepolto nella Basilica di Sant’Apollinare, con l’avallo del Vaticano. Anche lui ha ispirato un personaggio di Romanzo Criminale, ovvero il Dandi.

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Monsignor Pietro Vergari, da parte sua, ha giustificato quella sepoltura, sostenendo che De Pedis fosse un benefattore del Vaticano. Gli intrecci tra Banda della Magliana e sparizione di Emanuela Orlandi vanno avanti da anni, da quando Sabrina Minardi, storica amante di De Pedis, riferì per prima ai giudici il coinvolgimento dei vertici di quell’organizzazione criminale. In ballo, disse Mancini in un’intervista molti anni fa, ci sarebbero stati 200 milioni di dollari “che la banda aveva riciclato per lo Ior e che non aveva più rivisto dopo il crack del’Ambrosiano”.

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