Roberto Rigoli: chi è il microbiologo che rischia il processo

La vicenda giudiziaria di Roberto Rigoli: chi è il microbiologo che rischia il processo a causa dei tamponi rapidi Covid-19 in Veneto.

Roberto Rigoli (screenshot video) – Ultimaparola.com

Della sua vicenda giudiziaria se ne occupa anche la trasmissione Report, in onda il 2 gennaio su Raitre e condotta come sempre da Sigfrido Ranucci: peraltro, proprio da una denuncia del programma televisivo erano nati i primi sospetti che hanno dato vita all’inchiesta. Lui è Roberto Rigoli ed è il microbiologo che durante la seconda ondata di Covid-19 ebbe un ruolo importante nella gestione veneta dell’emergenza.

Si tratta infatti di colui che in sostanza “sostituì” Andrea Crisanti nel ruolo di spalla del governatore Luca Zaia, in particolare durante le conferenze stampa. Grande visibilità ebbero dunque molti suoi interventi all’epoca, ma adesso si ritrova appunto al centro di un’inchiesta della magistratura.

Le accuse al microbiologo Roberto Rigoli

Roberto Rigoli (screenshot video) – Ultimaparola.com

Il noto microbiologo, assieme all’ex direttore generale di Azienda Zero Patrizia Simionato, viene accusato di falsità ideologica in atti pubblici commessa da pubblico ufficiale e turbativa nell’assegnazione di un appalto dal pm di Padova, che ne ha chiesto il rinvio a giudizio. Secondo le accuse, sarebbero stati acquistati 500mila kit di tamponi rapidi, per un costo più di 2 milioni di euro, ma non sarebbe stata testata l’idoneità.

Quei test vennero acquistati da Azienda Zero, prelevandoli dalla ditta Abbott, ma tale comportamento avrebbe danneggiato le altre ditte che avevano presentato offerte per partecipare alla gara. Tra l’altro, il professor Roberto Rigoli avrebbe anche fornito documenti falsi, sostenendo che test con quei tamponi sarebbero stati effettuati ad alcuni pazienti.

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“Ritengo di avere operato nello svolgimento della mia attività con il massimo scrupolo e nell’esclusivo interesse della collettività”, era stata in estate 2022 la replica di Rigoli quando appunto era arrivata la richiesta di rinvio a giudizio. Nel frattempo, come spiega invece la trasmissione Report, sarebbero emerse delle intercettazioni telefoniche che vengono definite “imbarazzanti”.

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In una in particolare, il governatore Zaia prenderebbe di mira il microbiologo Andrea Crisanti, oggi senatore del Pd. “È un anno che prendiamo la mira a questo… Stiamo per portarlo allo schianto”, sono le parole che il presidente veneto usa parlando con un dirigente regionale. Da parte sua, Crisanti aveva spiegato che ci sono intercettazioni che riguardano anche altri docenti dell’Università di Padova, dove aveva insegnato fino all’indagine della Procura.

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