La Procura della Repubblica di Tempio Pausania sta indagando sulla morte di un ragazzo di soli 14 anni, trovato senza vita nella sua abitazione.
Dramma ad Olbia, in provincia di Sassari, dove mercoledì mattina un ragazzo di 14 anni è stato trovato morto all’interno della sua stanza, nella casa dove abitava con i genitori. Proprio quest’ultimi hanno fatto la tragica scoperta, una volta rientrati nell’abitazione.
Purtroppo per il 14enne era ormai troppo tardi. Sul posto è intervenuta la Polizia del commissariato locale che ora sta conducendo le indagini per chiarire quanto accaduto. Da quanto trapela al momento, pare che possa essersi trattato di un gesto estremo e gli inquirenti stanno valutando se possa essersi trattato di un caso legato ad episodi di bullismo.
Olbia, ragazzo di soli 14 anni trovato morto in casa: disposto l’esame autoptico
Nella mattinata di mercoledì 9 novembre, un ragazzo di soli 14 anni è stato trovato privo di vita all’interno della sua abitazione di Olbia, comune della provincia di Sassari.
L’allarme è scattato, riportano alcune fonti locali e la redazione di Leggo, quando i genitori sono rientrati in casa rinvenendo il figlio privo di sensi nella sua cameretta. A nulla è servito il tempestivo intervento dei soccorsi, per il 14enne non c’è stato niente da fare se non constatarne il decesso.
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Presso l’abitazione sono arrivati anche gli agenti della Polizia che hanno avviato gli accertamenti e le indagini sul caso per chiarire le cause della morte dell’adolescente. Sul drammatico episodio è stata aperta un’inchiesta dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania. L’ipotesi più accreditata per gli inquirenti, che mantengono il massimo riserbo sul caso, scrive Leggo, è quella di un gesto estremo. A stabilirlo con esattezza saranno i risultati dell’esame autoptico che l’autorità giudiziaria ha già disposto sulla salma, trasferita in obitorio.
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Gli investigatori stanno cercando di capire anche se il caso possa essere legato a presunti episodi di bullismo o cyberbullismo che il 14enne possa aver subito. In tal senso, sono stati posti sotto sequestro i dispositivi elettronici che verranno analizzati.
Diffusasi la notizia, l’intera comunità del centro in provincia di Sassari è rimasta sconvolta e si è stretta al dolore dei familiari.