Allarme spiagge in Italia: alcune regioni sono sempre più a rischio con il passare del tempo. Si teme il peggio per il futuro. I dettagli.
Possiamo definirci (per certi versi) un popolo decisamente molto fortunato, perché il nostro Paese non solo è considerato da tutto il mondo come un museo a cielo aperto, ma anche dal punto di vista della flora e della fauna offre dei capolavori invidiabili.
Da Nord a Sud si nascondono dei veri e propri angoli di paradiso. Luoghi incontaminati e dalla bellezza suggestiva. Laghi, fiumi, montagne e ovviamente il mare. L’Italia è bagnata, senza dubbio, dalle acque più belle del pianeta. Purtroppo c’è un grosso e pensante problema.
Non è tutto oro quello che luccica e negli ultimi mesi sono state fatte delle previsioni davvero allarmanti che riguardano in particolar modo una delle regioni più belle dello stivale. Vediamo cosa sta accadendo e cosa riserva il futuro.
Sardegna, il futuro delle più belle spiagge in Italia è a rischio. Ecco cosa sta succedendo
Come accennavamo poco fa, l’Italia è tra i paese più belli al mondo con panorami mozzafiato. Ma il problema delle spiagge si sta facendo sempre più serio e concreto.
Protagonista di questa notizia è la Sardegna, meta turistica per eccellenza degli italiani e non. Le sue spiagge sono da sempre caratterizzate dalla bellezza della sabbia e da un mare blu da perderci gli occhi. Purtroppo, però, le cose non si stanno mettendo bene. Cosa significa?
Stando agli ultimi studi condotti, è emerso che alcune delle spiagge più belle di Oristano rischiano completamente di sparire con il tempo. Una data? Il 2100. Entro questo lasso di tempo il livello delle acque potrebbe salire al punto tale da coprirla del tutto.
A rischio moltissime spiagge, ma in modo particolare si è posta l’attenzione su San Giovanni di Sinis – considerata una meta ambitissima e tutta da scoprire. Gli studi sono stati condotti dai ricercatori del Westland Based Solutions i quali contano di trovare anche una soluzione.
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Dalle parole degli esperti si evince che il problema dell’innalzamento delle acque non va sottovalutato e va tenuto sotto controllo nel tempo.