Italia, si credeva che la lontra fosse estinta. Emergono nuove testimonianze nel Lazio

Italia, si credeva che la lontra fosse, ormai, estinta in alcune regioni del Paese. Emergono nuove testimonianze nel Lazio. I dettagli della ricerca. 

Italia lontra testimonianze Lazio
Lontra (Foto da Pixabay)

Bisogna ammettere che hanno un musetto davvero molto carino! Conosciute scientificamente con il nome di lutrinae, ne esistono diverse specie. Tutte sono accomunate dal corpo allungato e dalle zampe palmate. Ma non solo: sono dotate di una cosa lunga e di una testa molto potente.

Dove vivono abitualmente? Sono stati identificati diversi esemplati in tutto il mondo, ma in modo principale nelle acque australiane, dove hanno colonizzato il territorio. Nuotatrici provette, sono in grado di resistere anche in zone impervie e rocciose.

Tendono ad essere animali stanziali ed amano rifugiarsi fuori dall’acqua in tane ben organizzate: è emerso che alcune di esse fossero addirittura dotate di più entrate ed uscite. Non resistono molto in apnea e alternano il movimento dentro e fuori dalla terraferma.

Lazio, si era ritenuto che la lontra si fosse estinta dalla Regione nel 2000: avvisati nuovi esemplari

Come dicevamo poco fa, la lontra è facilmente ravvisabile in moltissime parti del mondo. Nel 2000, però, era arrivata la notizia della sua estinzione nella regione Lazio. Oggi qualcosa è cambiato.

Italia lontra testimonianze Lazio
Lontra (Foto da Pixabay)

L’incredibile annuncio del ritorno della lontra lo si deve al biologo Simone Giovacchini che ne ha individuato alcuni esemplari nella provincia di Frosinone nei pressi nel fiume Garigliano. Il tutto grazie ad un progetto di studio che vede il coinvolgimento del WWF.

Grande stupore da parte del ricercatore nell’apprendere che l’animale che si credeva estinto era proprio davanti ai suoi occhi. Afferma, infatti, di aver setacciato molto bene il territorio e di averne scorto qualcuno (numero ancora da definire) ben defilati dalla civiltà.

Attualmente sono in corso delle ricerche per scoprire quanti membri sono presenti nella zona. Stando alle parole degli studiosi, l’animale è tornato perché le condizioni sono favorevoli alla sua permanenza nella zona.

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Non resta che attendere con pazienza l’espansione del buffo animale e capire quali saranno i suoi prossimi movimenti nel Lazio e se si estenderà ancora.

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