E’ uno dei luoghi più suggestivi del mondo. Segreti e misteri della necropoli di Saqqara di Giza: che scoperta! La FOTO da non perdere.
La necropoli di Giza è uno dei luoghi più suggestivi al mondo, nonché meta ambitissima da moltissimi turisti. L’Egitto è da sempre sinonimo di fascino, mistero, storia, cultura. Il complesso monumentale di cui sopra si trova nella periferia del Cairo. Scopriamo qualcosa in più.
Si snoda lungo 8 km e possiamo trovare una delle sette meraviglie del mondo: la Piramide di Cheope. Cosa significavano per gli egizi le piramidi? Perché questa forma? Ricordiamo che erano monumenti sacri e che queste imponenti strutture rappresentavano un contatto con le divinità.
Il popolo era fedele al faraone, visto come una un dio sceso dal cielo direttamente sulla Terra. Lo spigolo, o meglio, la punta della piramide vuole indicare la presenza dei raggi solari. Da questo punto si intensifica anche il loro culto verso il dio del Sole.
Necropoli di Saqqara di Giza, tesori e meraviglie emergono dal sottosuolo. Stupore negli archeologi
Come accennavamo poco fa, l’imponente complesso non è solo patrimonio dell’Unesco ma fa parte delle sette meraviglie del mondo. Non si fa fatica a crederlo.
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Perché è così famoso? All’interno del complesso monumentale sono stati sepolti i più grandi e importanti faraoni che hanno regnato nell’Antico Egitto. Possiamo, dunque, perderci nella meraviglia della Piramide di Cheope o di Chefren.
La necropoli di Giza venne costruita circa 4500 anni fa, anche se molte delle tombe e dei cimiteri vennero aggiunti solo con il passare degli anni. Vennero edificate con lo scopo di rendere omaggio ai faraoni, in quanto gli egizi credevano nella vita nell’aldilà.
Accennavamo poco fa che oggi, come allora, questo luogo continua a suscitare immenso stupore e meraviglie. Le ricerche non si sono mai interrotte e gli studiosi continuano a scavare per sapere cosa si nasconde. Proprio di recente, un altro grande rinvenimento.
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Sono state riportate in auge alcuni recipienti contenenti formaggio risalenti a circa 3000 anni fa. Una scoperta che getta nuova luce e apre nuove porte della ricerca.