Attentato, missionaria italiana perde la vita durante un feroce assalto. I dettagli

Si tratta di una tragedia terribile che purtroppo non ha lasciato scampo a una religiosa veneta che si trovava in missione.

Comunità di Chipene
Una struttura assaltata della Comunità di Chipene (Facebook)

Una vera disgrazia quella che è accaduta nelle ultime ore e che non ha che potuto provocare una tremenda tristezza tra coloro che conoscevano la religiosa e tra chi ha appreso a distanza la brutta notizia.

Una situazione che è stata riferita proprio dalla segretaria generale delle suore missionarie comboniane. Ancora non si può avere tutte le informazioni specifiche dell’avvenimento, anche se, al momento, sono trapelati alcuni dettagli che possono necessariamente spiegare almeno in parte ciò che è successo.

In particolare, la vittima di un violento attentato terroristico è stata una suora che rispondeva al nome di Maria De Coppi. La donna, secondo fonti attendibili, originaria di Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso, si trovava da molto tempo in Mozambico per una missione.

All’età di 83 anni, quindi, la religiosa ha avuto la peggio proprio durante un feroce assalto alla Comunità di Chipene dove, per l’appunto, operava. Insieme con lei, quindi, c’erano anche le spagnole Angeles e Paula, l’italiana Eleonora, Sandrine del Togo.

Proprio nella notte precedente all’attentato, perciò, dei missionari che vivono non molto lontano da loro, avevano inviato dei messaggi allarmanti i quali prevedevano che di lì a poco sarebbe accaduto qualcosa di tragico.

I sacerdoti, in questione, però, don Lorenzo Barro e don Loris Vignandel, a quanto pare, alla fine, sono riusciti a scappare e a mettersi in salvo.

Gli altri particolari del resoconto

A tal proposito, il Centro Missionario di Concordia-Pordenone ha fatto sapere che i cosiddetti ribelli hanno deciso di dare fuoco alle opere parrocchiali, come, per esempio, gli istituti scolastici, i dormitori e la chiesa.

Maria De Coppi
Uno scatto recente di Suor Maria De Coppi (Facebook)

Padre Loris, quindi, ha informato la diocesi di Pordenone, affermando che gli insurgentes hanno bruciato, per l’appunto, le suddette strutture, e, nonostante alcune religiose siano riuscite a fuggire, per Maria non c’è stato niente da fare dopo che uno sparo l’ha raggiunta in pieno volto.

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Al momento, quindi, la salma della suora è stata portato a Carapira per la sepoltura. Invece, pare che i terroristi abbiano, per qualche ragione, evitato di sfondare la porta della camera di Padre Loris e di don Lorenzo. Dopo una nottata drammatica, quindi, hanno potuto constatare di essere finalmente salvi.

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