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Alzheimer: la scoperta sensazionale potrebbe prevenire il Morbo

Pubblicato da
Amanda Merli

Una scoperta eccezionale, quella fatta di recente che dà speranza a chi potrebbe soffrire del Morbo di Alheimer. Grazie alla ricerca si potrebbe prevenirlo.

morbo di alzheimer scoperta
Coppia di anziani (Canva)

L’Alzheimer è una delle malattie più insidiose e terribili che possono colpire l’uomo, in grado di provocare demenza degenerativa e cancellare interi anni di vita dalla memoria delle persone, causandone infine anche la morte.

Un dolore immenso sia per chi ne è colpito che per le persone che gli sono vicine e devono assistere al progredire del morbo, per il quale, ad oggi, non c’è una cura in grado di bloccarlo.

Una recente scoperta, tuttavia, apre la speranza a una possibile cura preventiva, che potrebbe diminuire l’incidenza della malattia nei soggetti. Una notizia che lascia a bocca aperta, frutto di studi lunghi e tortuosi che hanno portato infine ottimi risultati.

Di cosa si tratta, e come agirebbe quindi sul decorso o l’insorgere dell’Alzheimer, che in Italia, su 1,2 milioni di soggetti colpiti da demenza, ne è la causa nel 60% dei casi?

Morbo di Alzheimer: la scoperta dei ricercatori italiani

Si tratta di una molecola in grado di bloccare l’accumulo di placche tossiche nel cervello, composta da soli sei amminoacidi. a scoprirla, un team di ricercatori italiani dell’Unità di Neuropatologia della Fondazione IRCCS dell’Istituto Carlo Besta di Milano e del Dipartimento di Biochimica molecolare e Farmacologia dell’Istituto Mario Negri.

Gli studiosi l’hanno testata sui topi per via intranasale e tale molecola si è mantenuta intatta, inibendo l’accumulo di proteina e prevenendo i danni alle sinapsi. I roditori in oggetto presentavano una forma murina di Alzheimer precoce. Qualora i test dovessero risultare sicuri e funzionanti anche sull’uomo, si potrebbe arrivare a un farmaco strabiliante.

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“Gli ulteriori vantaggi di questa strategia riguardano i bassi costi di produzione del piccolo peptide, in confronto agli elevatissimi costi di altri approcci terapeutici potenziali per l’Alzheimer” ha inoltre dichiarato il coautore dello studio Mario Salmona.

Amanda Merli

Nata a Milano, qui compio i miei studi in ambito turistico. Da sempre appassionata di scrittura, cinema e teatro, negli anni ho sviluppato un interesse particolare verso lo showbiz e la tv. Lavorare come redattore mi permette di crescere e formarmi come giornalista. Scrivo principalmente di gossip, tv (in particolare reality) e cronaca nera, per testate giornalistiche e non.

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