Alzheimer: la scoperta sensazionale potrebbe prevenire il Morbo

Una scoperta eccezionale, quella fatta di recente che dà speranza a chi potrebbe soffrire del Morbo di Alheimer. Grazie alla ricerca si potrebbe prevenirlo.

morbo di alzheimer scoperta
Coppia di anziani (Canva)

L’Alzheimer è una delle malattie più insidiose e terribili che possono colpire l’uomo, in grado di provocare demenza degenerativa e cancellare interi anni di vita dalla memoria delle persone, causandone infine anche la morte.

Un dolore immenso sia per chi ne è colpito che per le persone che gli sono vicine e devono assistere al progredire del morbo, per il quale, ad oggi, non c’è una cura in grado di bloccarlo.

Una recente scoperta, tuttavia, apre la speranza a una possibile cura preventiva, che potrebbe diminuire l’incidenza della malattia nei soggetti. Una notizia che lascia a bocca aperta, frutto di studi lunghi e tortuosi che hanno portato infine ottimi risultati.

Di cosa si tratta, e come agirebbe quindi sul decorso o l’insorgere dell’Alzheimer, che in Italia, su 1,2 milioni di soggetti colpiti da demenza, ne è la causa nel 60% dei casi?

Morbo di Alzheimer: la scoperta dei ricercatori italiani

Si tratta di una molecola in grado di bloccare l’accumulo di placche tossiche nel cervello, composta da soli sei amminoacidi. a scoprirla, un team di ricercatori italiani dell’Unità di Neuropatologia della Fondazione IRCCS dell’Istituto Carlo Besta di Milano e del Dipartimento di Biochimica molecolare e Farmacologia dell’Istituto Mario Negri.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da EresBienestar (@eresbienestar)

Gli studiosi l’hanno testata sui topi per via intranasale e tale molecola si è mantenuta intatta, inibendo l’accumulo di proteina e prevenendo i danni alle sinapsi. I roditori in oggetto presentavano una forma murina di Alzheimer precoce. Qualora i test dovessero risultare sicuri e funzionanti anche sull’uomo, si potrebbe arrivare a un farmaco strabiliante.

LEGGI ANCHE –> Serpenti, così riescono ad entrare a casa tua: attenzione a quali porte o finestre scegli

LEGGI ANCHE –> POS, regole ferree per chi vuole usarli: sanzioni esose per i disonesti

“Gli ulteriori vantaggi di questa strategia riguardano i bassi costi di produzione del piccolo peptide, in confronto agli elevatissimi costi di altri approcci terapeutici potenziali per l’Alzheimer” ha inoltre dichiarato il coautore dello studio Mario Salmona.

Impostazioni privacy