Monete, con un esemplare da 100 lire porti a casa una cifra a 5 zeri. Pazzesco!

Sembra incredibile che una piccola monetina possa valere tanto. E invece dovete fare attenzione perché è un vero tesoro.

Una collezione di monete rare
Una collezione di monete rare (Pixabay)

Collezionare monete, forse, non è un hobby che può appassionare a tutti. C’è chi in effetti non può farne a meno e che si diletta a raccogliere pezzi rari per il mero piacere di possedere qualcosa di poco comune.

Anzi, se vogliamo, ci sono tante persone, sparse in tutto il mondo, che condividono questo particolare passatempo e che farebbero qualsiasi cosa pur di trovarsi di fronte a una monetina di alto valore.

Ma, naturalmente, non è detto che ognuno di noi sia baciato dalla fortuna e che gli capiti sotto tiro proprio quel centesimo o quella lira che si attendeva di avere con ansia tra le mani.

A dire la verità, non è per niente facile arrivare a questo obiettivo. Ma tant’è, complicato non significa, per la verità, che sia impossibile.

Sono due cose diverse, quindi, potrebbe anche succedere, prima o poi, di riuscire ad accaparrarsi una moneta che ci può far guadagnare un bel tesoretto.

A tal proposito, ci piacerebbe parlare di un pezzo raro che è in grado veramente di farvi ottenere un gruzzoletto davvero invidiabile. In questo caso, quindi, ci riferiamo, per la precisione, a una moneta da 100 lire.

Ok, di primo acchito non sembra essere molto appetibile, ma, in realtà, l’apparenza inganna assolutamente. In particolare, allora, vediamo quali sono le caratteristiche di questo spicciolo.

Cercate bene nei vostri salvadanai perché, se per qualche motivo doveste averlo conservato, allora le cose potrebbero di certo andarvi molto ma molto bene.

Lo spicciolo che vale una fortuna

Si tratta, quindi, della moneta da 100 Lire Minerva, datata 1954 e che è stata costruita in un tipo di acciaio inossidabile denominato acmontial.

100 Lire Minerva
Le 100 Lire Minerva del 1954 (Facebook)

Ma non basta, perché la monetina in questione deve avere incisa anche la scritta ʻprovaʼ. Di questi esemplari, però, purtroppo, ce ne sono pochi in circolazione, e, proprio per questo motivo, non è così immediato trovarne uno.

Ricordiate che le Rare R3, il codice con il quale attualmente vengono classificate, su un lato devono riportare la testa d’Italia coronata di alloro e poi ci sono un paio di firme, cioè quella di di Romagnoli e di Giampaoli INC.

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L’altra facciata, però rappresenta la dea Minerva della tradizione classica latina che tiene in mano una lancia e che si protende verso un albero di alloro. Ebbene, proprio questa, sappiate che vale addirittura 200 mila euro.

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