Alessandro Ambrosini, morto a 99 anni l’ultimo dei reduci valsassinesi nei lager

È morto a 99 anni Alessandro Ambrosini, ultimo dei reduci valsassinesi nei lager nazisti: avrebbe compiuto 100 anni il prossimo 6 gennaio.

Alessandro Ambrosini morto ultimo reduci valsassinesi lager
Lutto (Foto Pixabay.com)

Nel corso della serata di sabato scorso, è morto Alessandro Ambrosini: aveva 99 anni. Si tratta dell’ultimo reduce della Valsassina. Avrebbe compiuto 100 anni il prossimo 6 gennaio.

Stando alla biografia tratta dal libro “Valsassinesi internati nel III Reich” di Amanti e Pavoni, Ambrosini venne chiamato alle armi nel 67º Fanteria a Como il 10 maggio 1943.

A seguito dell’armistizio riuscì a lasciare il proprio reparto e raggiunse la famiglia a Cortenova il 12 settembre 1943. Ambrosini rimase sbandato e si diede alla macchia sapendo di essere ricercato.

Il 23 ottobre 1944 le Brigate Nere lo catturarono nel corso di un rastrellamento e fu deportato in Germania al campo di prigionia di Neukolln, quartiere di Berlino.

Morto a 99 anni Alessandro Ambrosini, ultimo reduce valsassinese nei lager nazisti

A partire dal 9 novembre 1944 fu costretto ai lavori forzati all’interno della società Emil Steinbach.

Alessandro Ambrosini morto ultimo reduci valsassinesi lager
Lutto (Foto Pixabay.com)

Nei primi giorni di maggio 1945 fu liberato dai soldati dell’Armata Rossa, che fecero ingresso a Berlino con armi e forconi. Quindi il suo ritorno a casa, che non fu per nulla semplice e nemmeno veloce. Ambrosini fu rimpatriato il 16 ottobre 1945.

Il 27 gennaio 2020, nel corso della tradizionale cerimonia della Giornata della Memoria, gli venne conferita la Medaglia d’Onore del Presidente della Repubblica, riservata agli italiani deportati e internati all’interno dei lager nazisti. L’Anpi lo ha ricordato con le seguenti parole.

Ci ha lasciato l’ultimo “resistente senz’armi“ che ha detto no ai nazifascisti.

Augusto Giuseppe Amanti ha dichiarato.

A nome mio personale – ha affermato Augusto Giuseppe Amanti -, di Angelo Pavoni presidente dell’Anpi sezione Valsassina e di tutti gli iscritti, ci uniamo al dolore dei famigliari con riconoscenza e affetto.

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Augusto Giuseppe Amanti ha proseguito.

Dopo la recente scomparsa dell’ultimo partigiano valsassinese Giancarlo Salvi, ci ha lasciato anche l’ultimo “resistente senz’armi” che ha detto NO alla Repubblica sociale italiana e alle SS naziste. A lui onore e gloria.

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