Denise Pipitone è scomparsa da quasi vent’anni e, ancora oggi, si parla di lei. Le ricerche non si sono mai fermate e, a distanza di tutto questo tempo, emergono nuovi dettagli
Denise Pipitone, un nome che non verrà mai dimenticato. Era appena cominciato settembre dell’anno 2004, quando la bambina scomparve all’improvviso davanti casa di sua nonna, dove stava giocando con suo cugino. Da allora è cominciato un vero e proprio strazio per la mamma e per il papà, che non hanno mai smesso di cercarla e di lottare per lei.
A distanza di così tanti anni, stanno continuando ad emergere elementi sulla vicenda che ha fatto restare tutti con il fiato sospeso per anni. In questo caso, stiamo parlando della prima fase delle indagini, quando la bambina era scomparsa da pochi giorni e la famiglia aveva ovviamente deciso di rivolgersi alle autorità.
Denise Pipitone, dopo anni la verità su quello che accadde all’inizio delle indagini
Pare che, fino al 4 settembre 2004, Piera Maggio e Pietro Pulizzi non dissero che Denise non era figlia di Antonino Pipitone.
“Solo il 4 settembre, dopo che il pm chiese la prova del Dna, Piera Maggio rivelò che la bambina era figlia di Pietro Pulizzi e che Anna Corona (ex moglie di Pulizzi) era per questo arrabbiata con lei. E ciò provocò un ritardo nelle indagini” ha raccontato Linares.
Per quanto riguarda Angioni, l’ex pm che indagò sul caso della piccola Denise, è finita sotto inchiesta nell’ambito delle nuove indagini aperte dalla Procura sul caso. Il magistrato aveva infatti denunciato alcuni depistaggi riguardo la scomparsa di Denise, lanciando accuse agli investigatori.
Linares ha anche specificato che Anna Corona, nei mesi scorsi per la scomparsa della bambina, venne ascoltata da due ufficiali dei carabinieri la stessa sera dell’1 settembre 2004, proprio il giorno in cui sparì la piccola.
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La madre ha eluso per due giorni ogni informazione negando la relazione sentimentale con Piero, dicendo che erano soltanto voci false sul loro conto.