Vaiolo delle scimmie, riconosciuto il primo caso in Italia. I dettagli – VIDEO

Ci sono alcuni sintomi a cui bisogna prestare attenzione. Al momento, però, sembra che una persona italiana sia stata contagiata.

Due scimmie
Due scimmie (Facebook)

In questo periodo si è cominciato a parlare piuttosto diffusamente del Vaiolo delle scimmie che, ci si augura, non possa dare gli stessi problemi come quelli che abbiamo già affrontato in questi drammatici due anni.

Una situazione che, stando ad alcune fonti, al momento dovrebbe essere tenuta sotto controllo. Tuttavia, bisogna anche rendersi conto quali sono i sintomi principali che provoca il virus denominato Monkeypox.

Da quello che è stato riferito, però, rispetto al vaiolo classico, questo è decisamente meno letale e i disturbi dovrebbero presentarsi all’incirca dopo poco più di una decina di giorni.

Nella fattispecie, gli esperti fanno sapere che i sintomi dovrebbero essere vescicole circolari, febbre e brividi, cefalea e dolore alla schiena. Per ora, comunque, nonostante sia oggetto di discussione piuttosto frequente, in Italia non si era ancora mostrato nessun caso di questa patologia.

Al contrario, i media avevano riportato un ʻpaziente zeroʼ in Inghilterra che pare sia entrato in contatto con diverse persone durante il periodo di incubazione. Ma tant’è, questa forma di vaiolo, in realtà, non è di certo cosa nuova.

La situazione attuale

Anzi, i più informati ricordano che in passato c’erano stati migliaia di casi come, per esempio, già negli anni Cinquanta e Ottanta. Comunque sia, è fresca la notizia che racconterebbe che è stato individuato il primo contagiato dalle nostre parti.

Così, si tratterebbe di un uomo che, tornato dalle Isole Canarie, si sarebbe fatto visitare all’ospedale Spallanzani di Roma. Anche se, in queste ultime ore, l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato ha comunicato che è una condizione decisamente monitorata.

L’Istituto Superiore di Sanità, nel frattempo, visti gli ultimi avvenimenti, ha deciso di istituire una task force di esperti che però ha tranquillizzato affermando che non vige assolutamente uno stato di allerta.

Comunque sia, il portavoce Anna Teresa Palamara ha continuato, dicendo che al massimo bisogna fare attenzione soprattutto ai rapporti stretti, quelli che generalmente comportano lo scambio di fluidi corporei.

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Allo stesso modo suona anche la dichiarazione di Pierpaolo Sileri, nonché sottosegretario alla Salute che raccomanda solamente di chiedere un parere al medico di fiducia nel caso si noti la comparsa sul corpo di vescicole circolari.

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