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Covid, una norma la riconosce come malattia professionale: l’indennizzo è di diritto

Pubblicato da
Lucia Testa

Covid, una riunione straordinaria la mette in lista per riconoscerla come malattia professionale. i settori che potranno usufruire dell’indennizzo.

Covid, virus miscroscopio
Covid (foto pixabay)

Il Covid è stato il protagonista supremo degli ultimi due anni. Una vera tragedia si è abbattuta su tutto il Globo a causa di questo tremendo contagio che ha seminato paura e purtroppo anche tante vittime.

La malattia si presentava, ma ancora oggi, come un’infezione polmonare. Necessita di ricovero per i casi più gravi e di cure adeguate. L’isolamento è il punto fondamentale per evitare trasmissione del virus.

Per fortuna c’è anche chi viene contagiato ma non presenta particolari sintomi. E ‘consigliabile l’uso della mascherina che ha protetto moltissimo e ancora adeso viene consigliata nei luoghi chiusi.

Covid, la legge che permette la copertura in caso di contagio

I sanitari sono stati quelli maggiormente esposti al rischio di ammalarsi. Stare a contatto ogni giorno con i pazienti poteva metterli a contatto diretto con il virus. Medici, infermieri, oss e paramedici sono stati anche quelli più messi da parte dal sistema.

Nonostante tanti sacrifici e anche rischi nel loro rientro giornaliero a casa, il settore ospedaliero è stato quello più penalizzato. Il Governo non copriva le spese della malattia perché i casi erano arrivati ad un numero folle.

Chi ci andava a rimettere erano proprio loro. Il covid purtroppo può colpire anche più volte e la copertura non era più agevolata. Ci sono state molte discussioni in merito senza mai giungere ad un compromesso che li tutelasse.

Non solo la beffa ma anche l’offesa. Molti professionisti, per colpa di un contagio, hanno dovuto rimanere senza un corrispettivo senza esserne i fautori. Oggi giunge una buona notizia per la professione a riguardo.

La Commissione Europea ha fatto sapere che ha interpretato il disagio esposto prendendo una decisione. I professionisti lavoratori del settore dell’assistenza sanitaria e domiciliari, dei servizi sociali a rischio di comprovata infezione.

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La legge riguarda tutti gli aderenti che verranno infetti dalla malattia. La norma partirà per la fine dell’anno e ogni paese d’Europa può adattarla a specifiche ragioni. Un nuovo passo verso il riconoscimento della dignità lavorativa.

Lucia Testa

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