Aviaria, primo caso in Europa: l’influenza è dilagante. Quali sono i rischi che si corrono

Aviaria, primo caso anche in Europa: l’influenza potrebbe essere dilagante? Quali sono i rischi a cui andiamo incontro? I dettagli della vicenda. 

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Virus aviaria (Foto da Pixabay)

L’influenza aviaria è una particolare infezione che si diffonde – come evidenzia la parola stessa – negli uccelli. Esistono, però, determinati ceppi che in casi già estremi possono colpire anche l’uomo. I sintomi che si manifestano quali sono? Febbre, ma anche compromissione delle vie respiratorie e talvolta polmonite.

Come detto poco fa la trasmissione all’uomo è decisamente molto rara e può sopraggiungere nel momento in cui vi è una forte esposizione con l’ambiente contaminato. Avviene quando vi è uno stretto contatto con l’animale infetto dal virus.

Aviaria, sempre più sospetti i casi in Europa e nel Regno Unito. In allerta anche alcune regioni italiani

Per quanto riguarda il nostro Paese sono stati riscontrati alcuni casi in maniera sporadica e la sintomatologia legata all’infezione è stata molto lieve. I pazienti hanno riportato una lieve congiuntivite guarita senza ausilio farmacologico.

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Galline (Foto da Pixabay)

Gli allevamenti italiani sono a rischio? Come detto in precedenza, la trasmissione tra animali è molto veloce e proprio per questo motivo sono stati segnalati diversi focolari in Italia. Verona è stata la città più colpita, seguita da Roma e da Brescia.

Per quanto riguarda il resto dell’Europa, invece? La situazione sembra essere diversa e i casi di aviaria sono stati registrati con maggiore intensità. Coloro i quali posseggono pollami sono tenuti a prestare particolare attenzione e a verificare i sintomi sospetti negli animali – questo quanto dichiarato.

Unico caso sull’essere umano proviene dal Regno Unito, dove la persona infetta è stata tenuta in isolamento per motivi di sicurezza. Le condizioni di salute sono stabili e non presentano complicazioni. La trasmissione dell’influenza aviaria all’uomo è molto rara e si è verificata solo poche volte in Gran Bretagna – ha dichiarato l’UKHSA.

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La raccomandazione da parte di Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti è quella di essere sempre in allerta e non sottovalutare anche il più piccolo segnale.

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