Non tutti gli spiccioli sono da considerare soltanto per quello che sono. Infatti, c’è qualche pezzo che è molto più pregiato di ciò che sembra.
La numismatica, come sappiamo, è una pratica molto diffusa sia in Italia che all’estero. In effetti, ci sono svariate persone appassionate di questo argomento e che effettuano delle pregiate collezioni.
Tuttavia, anche se non rientrate in questa categoria, in realtà, poco importa. Soprattutto, ha meno rilevanza se il vostro scopo è riuscire a ottenere delle belle sommette senza il minimo sforzo.
Si tratta di qualcosa che potrebbe incuriosire molti, perché crediamo che a un po’ a tutti possa interessare ricavare delle cifre da non sottovalutare.
Proprio per questo motivo, nelle prossime righe, ci piacerebbe farvi presente che esiste un pezzo in particolare che potrebbe di certo arricchire le vostre tasche.
Stavolta, quindi, la parola da non perdere di vista è proprio ʻArma dei carabinieriʼ . Ciò per il fatto che la Zecca nostrana ha deciso di rendergli omaggio.
Come forse saprete, infatti, le suddette forze dell’ordine hanno alle spalle una storia veramente molto lunga che risale agli inizi dell’Ottocento.
I dettagli di questa moneta commemorativa
Ne sono passate di decadi, quindi, quando L’Arma fu fondata a Torino da Vittorio Emanuele I, allora denominata Corpo dei Carabinieri Reali.
Si tratta sicuramente di una figura molto importante per il Bel Paese e che, per l’appunto, vanta delle origini lontanissime, ai tempi addirittura del regno Sardo-Piemontese. Così, nel 2014, si è voluto celebrare il duecentesimo anniversario grazie a una moneta commemorativa.
Per la precisione, questo pezzo, quindi, in apparenza vale soltanto 2 euro, ma, in realtà, può essere battuto all’asta per un prezzo maggiore.
Da tenere d’occhio, perciò, è quella dove viene rappresentata la Pattuglia di Carabinieri nella Tormenta, una scultura dell’artista Antonio Berti.
Come ci suggerisce la denominazione, infatti, sulla moneta si notano un paio di carabinieri in un temporale e posti di profilo. Inoltre, in un punto della monetina ci sono le iniziali di Luciana De Simoni, nonché l’autrice del disegno, per l’appunto.
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Ebbene, dato che al momento sembra che in circolazione ce ne sia numerose, il valore stimato può essere quello di 3 euro. Tuttavia, non è detto che non possa crescere con il passare del tempo, soprattutto se via via diventerà sempre più rara. Che dire, è il caso di tenersela stretta.