Bufera ‘Makari’, scoppiano litigi e querelle: cosa è successo

Bufera ‘Makari’, sotterfugi e fraintendimenti per la serie di grande successo sulla rete ammiraglia: non si placano le voci dei piani alti.

Claudio Gioè protagonista di Makari instagram

La terra siciliana è sempre vittima di un discorso che la consuma fino alle ossa. Covo di cosche mafiose, anche il serial Makari ha avuto delle ripercussioni per una parola detta di troppo. L’ambientazione della fiction è proprio nella splendida cittadina trapanese.

Tratto da una serie di romanzi scritti dall’abile penna di Gaetano Savatteri, parla di un giornalista acuto che riesce a venire a capo di ogni situazione che accade nel bellissimo angolo di paradiso nel sud della terra degli arancini e delle cassate.

Arrivata alla programmazione della seconda stagione, il film vanta ascolti ottimi grazie anche alla bravura dei protagonisti. Spicca l’affascinante Claudio Gioè perfetto nei panni di Saverio Lamanna, che torna nel suo paese d’origine per trovare un po’ di pace.

A Makari è successo di tutto

Nella stesura dei best seller, viene menzionato, più volte, una parola che è una croce per gli abitanti della Sicilia. Due sindaci hanno sollevato un polverone sulla vicenda e hanno denunciato il misfatto creando non pochi problemi alla serie tanto seguita.

In pratica il sindaco della provincia della splendida cittadina si è risentito per avere udito la frase” Terra di Mafia”. Chiaramente non viene menzionato il luogo nella fiction, ma il primo cittadino Giacomo Tranchida ha espresso tutto il suo malcontento per timore che il luogo, che tutela, venga ricordato solo per questo.

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Anche il sindaco di Siculliana, paesino nelle immediate vicinanze, ha appoggiato appieno la causa del suo collega ribadendo che anche la frase “ditta in odore di mafia” è stato un pugno dello stomaco. Entrambi gli illustri abitanti hanno voluto sottolineare che sanno benissimo della spina del fianco che attanaglia la splendida isola. Si auspicano, solo, che i direttori dello sceneggiato mettono in rilievo, piuttosto, chi combatte la mafia e quanto lavoro vige per far esplodere la magnificenza di una delle isole più belle al mondo. Il sindaco di Trapani desidera solo che, impresso, rimangano queste splendide parole sulla sua Sicilia..”di questa terra baciata dal sole, bagnata dal sangue della resistenza ed accarezzata dal vento del riscatto”

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