Bollo auto, prime batoste per i cattivi pagatori: se ancora non l’hai fatto, provvedi subito!

In arrivo multe particolarmente salate per coloro che non hanno pagato il bollo auto, ecco cosa accadrà e come rimediare.

Bollo auto, prime batoste per i cattivi pagatori: se ancora non l'hai fatto, provvedi subito!
Automobile (Foto da Pixabay)

Dopo la sospensione del pagamento del bollo auto avvenuto nel primo periodo della pandemia, in alcune regioni, la situazione attuale sembra essere tornata alla normalità. Infatti tranne nei casi in cui si faccia parte di specifiche categorie, la tassa deve essere nuovamente pagata. Con l’aggiunta di multe salate per chi ritardasse nel farlo.

Tutti coloro per i quali il termine di pagamento era atteso per il 31 dicembre, hanno avuto tempo fino al 31 gennaio 2022. Anche se in molti hanno sperato in un ulteriore proroga alla scadenza, che però non è arrivata nella legge di Bilancio del 2022. Da qui, l’attesa di sostanziose penali per tutti gli automobilisti che non si metteranno presto in regola.

Le sanzioni variano in base al ritardo accumulato nel tempo, ma attraverso il “ravvedimento operoso” è possibile provvedere alla regolarizzazione del pagamento di questa tassa. Nello specifico, permette di pagare il bollo con una maggiorazione che dipende dal tempo trascorso.

Bollo auto, multe e sanzioni per chi non ha pagato, ecco come rimediare

Per mettersi in regola attraverso il “ravvedimento operoso”, che può essere avviato anche senza che al soggetto interessato sia pervenuto un avviso di recupero crediti, sono necessarie alcune informazioni.

Se sono trascorsi quattordici giorni, la mora che l’automobilista dovrà versare sarà pari all’1% dell’imposta, per i giorni del ritardo. Dopo il quattordicesimo giorno la percentuale sale all’1,5%. Dai trenta ai novanta giorni invece, sarà all’1,65%. Dopo i novanta giorni la mora passa al 3,75%. Per poter usufruire di questa modalità, è necessario presentare all’Agenzia delle Entrate, il modello F24, l’F24 Elide e il modello F23.

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Anche se in molti sperano nella prescrizione, che è prevista dopo i tre anni dal mancato pagamento, senza aver ricevuto comunicazioni in merito. Anche se il fisco nel frattempo potrebbe aver avviato un altro tipo di provvedimento nei confronti del trasgressore. Come ad esempio il fermo amministrativo del mezzo.

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