Crisi Ucraina-Russia, la clamorosa scoperta alle prime luci: si preannuncia il peggio

Uno scenario non rassicurante. Crisi Ucraina-Russia, la clamorosa scoperta alle prime luci: si preannuncia davvero il peggio. 

Ucraina Russia
Carro armato (Foto da Pixabay)

Insieme al Covid è senza dubbio l’ipotesi di una imminente guerra tra Russia ed Ucraina a gettare tantissima preoccupazione in tutto il mondo. Il rischio di un possibile conflitto, purtroppo, è sempre più concreto.

I dissapori fra le due potenze mondiali vanno avanti, ormai, da diversi anni e la questione sembra essere giorno dopo giorno sempre più tesa. Le crisi iniziano a partire dagli anni ’90 quando l’assetto socio economico e geopolitico (di entrambe) era già in frantumi.

Da allora i due Paesi non hanno mai perso l’occasione per farsi la guerra. Guerra che he visto morire milioni di innocenti. Parliamo di 10 mila persone solo nel 2014 (da parte dei soldati dell’Ucraina).

Può sanarsi oggi questa incredibile frattura fra Russia ed Ucraina? Siamo arrivati davvero al punto di rottura definitivo? Proviamo a capire insieme cosa sta succedendo nelle ultime ore. Si prospetta davvero il peggio?

Ultime notizie: la Russia costruisce un ponte di collegamento con l’Ucraina

Ucraina Russia
Soldato (Foto da Pixabay)

Stando a quanto riportato dalle immagini satellitari, sembrerebbe che essere in atto la costruzione di un ponte lungo il fiume Pripyat che collega la Bielorussia alla vicina Ucraina.

La CNN conferma che si tratta di un collegamento strategico e un forte assetto di potenziamento che interessa in particolar modo l’esercito russo in un eventuale attacco, dove il primo bersaglio da parte della forze armate sarebbe la città di Kiev.

Attualmente viene svolto un massiccio lavoro di controllo sull’avanzare dei lavori di costruzione. Resta ancora da chiarire se sia stata un’idea russa o se ci sia anche la mano dei bielorussi. I due eserciti, infatti, stanno esercitandosi insieme.

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Come per ogni guerra, anche in questo caso a pagarne le conseguenze sarebbe solo ed esclusivamente la popolazione. Non abbiamo bisogno di altri morti da contare e di altri eserciti feriti. Confidiamo negli interventi diplomatici volti alla tregua.

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