La bellissima attrice Francesca Cavallin lancia un messaggio importante in chiave futura: “Riprendiamocela tutti insieme…”
Francesca Cavallin è una nota attrice, volto che difficilmente si può dimenticare. Ha preso parte, infatti, a numerose fiction e serie tv di successo come Vivere e Un medico in famiglia. Da sempre appassionata di arte e spettacolo, si laurea a Padova e frequenta l’accademia teatrale.
Il suo esordio è nel campo della moda e nel settore pubblicitario. Debutta in televisione ed entra a far parte del cast di Vivere nel 2004. La soap opera la consacra immediatamente al grande pubblico. Irene Monteleone (il suo personaggio) è molto amato dai telespettatori.
Da allora è sempre più presente in tv e tra i suoi lavori successivi ricordiamo la miniserie Il Generale Dalla Chiesa, Adriano Olivetti – La forza di un sogno, Rocco Schiavone e La compagnia del cigno.
Per quel che riguarda la sua vita privata, sappiamo che Francesca è molto riservata. E’ stata sposata con Stefano Remigi (figlio del cantante Memo) e dal loro amore sono nati due splendidi figli, Leonardo e Jacopo.
L’attrice nel corso della sua carriera si è sempre spesa verso campagne di sensibilizzazione sociale. Il tutto nasce da una profonda fragilità che l’ha portata a soffrire di disturbi alimentari, arrivando alla bulimia. La condivisione della sua esperienza l’ha resa sempre più forte.
Oltre a questa battaglia che l’ha riguardata in primissima persona, Francesca si è adoperata molto anche per i lavoratori dello spettacolo gravemente colpiti durante la pandemia. Attraverso i social ha lanciato un messaggio di speranza a tutti i dipendenti del settore. Leggiamolo insieme.
Difendiamo l’arte, senza siamo perduti. Il lockdown ci ha regalato un messaggio importante: dobbiamo capire una volta per tutte che non è un qualcosa di accessorio, ma è un bene fondamentale in un Paese che voglia definirsi civile come l’Italia.
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Le parole di Francesca sono parole di speranza. Sono parole che si rivolgono al futuro, ma ad un futuro prossimo in cui è necessario rimboccarsi le maniche ancor di più. Un futuro in grado di garantire ad ognuno di noi dignità ed eguaglianza. Un futuro fatto soprattutto di lavoro. Per tutti.
