Sparatoria in strada: uomo colpito alla testa, è in gravissime condizioni. Gli aggiornamenti

Agguato questa mattina nella cittadina del nord Italia. A finire sotto i colpi di pistola un uomo sessantenne. Sulla sparatoria indagano i Carabinieri. 

Carabinieri sparatoria (Facebook)
Pattuglia dei Carabinieri immagine di repertorio (Facebook)

Una vera e propria esecuzione, quella andata in scena questa mattina nel paese dell’hinterland milanese. L’uomo, un sessantenne con precedenti, è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola mentre attraversava in bicicletta il centro cittadino.

I killer, secondo alcune testimonianze, lo avrebbero dapprima accostato a bordo di uno scooter, per poi colpirlo tre volte, alla spalla, al volto e al petto. Una volta a terra, si sarebbero fermati per continuare il lavoro, dileguandosi infine indisturbati.

La sparatoria, avvenuta nel pieno centro della cittadina alle porte di Milano, ha lasciato comprensibilmente sconvolti gli abitanti. Ad arrivare sul posto ambulanze e forze dell’ordine. I paramedici hanno subito eseguito le prime manovre di rianimazione, per poi trasportare la vittima d’urgenza alla prima struttura ospedaliera disponibile.

L’uomo, pregiudicato, si trovava sottoposto agli arresti domiciliari e aveva il permesso per uscire solo alcune ore durante la mattinata. Risulta evidente, quindi, che l’attacco sia stato organizzato con cura, seguendo i suoi spostamenti abituali.

Ora spetta ai Carabinieri trovare mandante e sicari di questa resa dei conti finita in modo così tragico.

Sparatoria in pieno centro: morto il sessantenne vittima dell’agguato

E’ notizia di poco fa della morte del sessantenne raggiunto a Buccinasco, hinterland meneghino, da colpi d’arma da fuoco. Si tratta di Paolo Salvaggio, già noto ai tutori dell’ordine e influente boss del narcotraffico legato ai narcos colombiani e alla Sacra Corona unita.

L’uomo era stato condannato all’ergastolo alla fine degli anni Novanta per l’omicidio di Diego Bonura, avvenuto nell’1988 nel quartiere Stadera, ma era stato poi assolto in Appello. Da tempo era ritenuto uno dei maggiori broker all’ingrosso dello spaccio di stupefacenti del Milanese.

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Di origini siciliane, all’epoca Roberto Maroni lo fece oggetto di un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro della Giustizia. Oggi la conclusione sanguinosa di una vita dedicata al crimine.

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