Indagini ad alta quota, Air Transat precipita al suolo: le conseguenze del fatal guasto

Puntata ad alto tasso di adrenalina quella della trasmissione documentaristica, che esamina la disgrazia del volo di linea portoghese. Indagini ad alta quota indaga.

Air Transat 236 (Facebook)
Il volo Air Transat 236 (Facebook)

Il programma del National Geographic prende in esame la disavventura dell’Air Transat 236. Indagini ad alta quota racconta l’incredibile vicenda del volo di linea battente bandiera portoghese, scampato a quella che poteva essere una vera e propria strage.

Sono le 00.52 del 24 agosto 2001 quando con più di 40 minuti di ritardo l’Airbus A330-243 parte dall’aeroporto di Toronto con destinazione finale Lisbona. A bordo ci sono 306 persone, 296 passeggeri e 13 membri dell’equipaggio. Al comando del mezzo c’è Robert Piché, al suo fianco il primo ufficiale Dirk de Jager.

Alle 05.03, dopo poco più di 4 ore di viaggio, nel cockpit si accende la spia di valori inusuali per quanto riguarda la pressione e la quantità dell’olio nel motore 2. Mezz’ora dopo scatta anche l’avviso di una distribuzione sbilanciata nei serbatoi delle due ali. Al momento della partenza l’aereo aveva 49,9 tonnellate di carburante, alle 05.48 il combustibile rimasto è di 7 tonnellate.

I piloti nel frattempo hanno deciso per un atterraggio di emergenza alla Base Aerea di Lajes nelle Azzorre, l’aeroporto più vicino in quel momento. Alle 06.13 quando l’aeromobile si trova a circa 150 miglia dalla nuova destinazione, il motore di destra finisce il carburante, spegnendosi. Il mezzo è rimasto con soli 600 kg a disposizione.

Indagini ad alta quota: un atterraggio miracoloso

Tredici minuti dopo anche il motore di sinistra si spegne, lasciando il volo completamente senza carburante. Le luci della cabina passeggeri vanno e vengono e scendono le mascherine per l’ossigeno. E’ il panico a bordo.

 

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Sono le 06.31 quando l’aereo si trova a 8 miglia soltanto dalla pista di atterraggio, ancora troppo alto per poter iniziare le manovre. Il comandante allora, con una mossa eroica, decide di effettuare una virata di 360° per perdere quota. Alle 06.45 il volo riesce a toccare la pista, fermandosi a 700 mt dalla sua fine. Viene eseguita l’evacuazione d’emergenza. Degli occupanti, solo 18 persone rimangono ferite in modo lieve.

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I due piloti, responsabili di un salvataggio che ha del miracoloso, sono insigniti l’anno successivo con il Superior Airmanship Award. Dalle indagini poi eseguite si è riuscito a stabilire che a causare l’incidente, che poteva essere fatale, è stato un errore di manutenzione a seguito della sostituzione di un motore.

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