La nota presentatrice Rai, Eleonora Daniele, parla di una situazione che è molto grave ed allarmante. Ecco di che cosa si tratta.
Eleonora Daniele si sta godendo gli ultimi giorni di vacanza prima di ritornare a presentare in tv. La giornalista ritornerà con l’appuntamento quotidiano di Storie Italiane. L’edizione scorsa, per il programma tv, è stato un ottimo successo a livello di ascolti e quindi è stato riconfermato anche per la nuova stagione televisiva.
Qualche giorno fa, la conduttrice ha dichiarato di aver perso più di 10 kg in questi mesi. Infatti, ha confessato che dopo il parto avvenuto nel maggio del 2020, era ingrassata di circa 20 kg, tutti persi nel giro di poco tempo. La giornalista pratica tanto sport e segue una dieta ben bilanciata ed adeguata.
La 45enne è sposata dal 2019 con Giulio Tassoni, un imprenditore che lavora nel campo della cosmesi. I due, hanno avuto la loro prima figlia il 25 maggio 2020, il suo nome è Carlotta. Recentemente, ha confessato che insieme a suo marito vorrebbero avere un altro figlio.
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Eleonora Daniele, ecco il post in cui espone una tematica molto delicata.
La conduttrice di Storie Italiane può vantare un grande seguito sul proprio profilo Instagram, circa 175mila seguaci. Spesso e volentieri, oltre a proporre foto in famiglia, posta anche dei pensieri in cui affronta tematiche molto importanti ed attuali. Non dimentichiamo che la padovana è iscritta all’ordine dei giornalisti da svariati anni.
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Qualche ora fa, ha postato la foto di una donna incinta che è stata uccisa in Afghanistan dai talebani. Recentemente, come tutti sanno, il paese è stato invaso e riconquistato dai talebani che stanno imponendo molti divieti soprattutto alle donne. Con questo post ha voluto commemorare la morte di questa donna innocente.
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Ecco le sue parole nella didascalia:
“È stata barbaramente uccisa all’interno della sua abitazione, l’ex agente di polizia Banu Negar, incinta di sei mesi e già madre di un altro bambino. Credo che il volto di questa donna debba rimanere impresso nelle nostre menti perché non si può essere indifferenti . Non possiamo pensare di essere liberi finché accadono reati simili. Non possiamo accettare tutto questo e rimanere in silenzio”.