Strage Stresa-Mottarone, il gip accoglie l’ultima richiesta: finalmente la verità

Si era opposta la procura di Verbania, soddisfatto invece il legale del caposervizio della funivia.

Il gip del tribunale di Verbania, Elena Ceriotti ha accolto la richiesta di incidente probatorio avanzata dall’avvocato del caposervizio della funivia del Mottarone, Gabriele Tadini.

Tra gli indagati ad essere trattenuto agli arresti domiciliari, per il disastro che ha tolto la vita a 14 persone lo scorso 23 Maggio.

Strage Stresa-Mottarone, il gip accoglie l'ultima richiesta: finalmente la verità
Funivia Stresa-Mottarone (Screenshot Instagram)

La procura di Verbania si era opposta e aveva chiesto una sospensione di almeno due mesi per poter completare le indagini, ma il Gip ha invece deciso che “La richiesta appare conforme ai requisiti di ammissibilità dato che l’oggetto della prova si sostanzia in una perizia, che is deve ritenere estesa ad ogni possibile causa della precipitazione della cabina dell’impianto a fune”.

Incidente probatorio, il Gip ha depositato oggi il provvedimento, accettata la richiesta.

La richiesta è finalizzata alla perizia sulle cause della precipitazione della cabina. Il giudice ha nominato come perito l’ingegnere Antonio De Luca dell’università Federico II di Napoli, riservandosi la nomina di altri periti.

Convocando le parti in tribunale a Verbania per conferire l’incarico, l’8 Luglio.

 

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In sintesi l’incidente probatorio sui resti della cabina e sopratutto sulla fune e sul sistema frenante, non compromette le indagini, a differenza di quanto sostenuto dalla procura. Nel documento si legge che la richiesta di attesa della procura non può essere presa in ascolto, dato che:

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” Difetta il necessario nesso di immediata consequenzialità tra l’oggetto dell’incidente probatorio ed il pregiudizio per gli atti di indagine e che la causa del pregiudizio, rispetto alla quale incombe un onere di allegazione da parte del pm, tra l’altro, si sostanzierebbe nuovamente nella finalità di individuare tutti i soggetti da indagare, interessati a partecipare agli accertamenti, che coincide, con una ragione di opportunità non presa in considerazione dal legislatore”.

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Apprezzamenti arrivati dal difensore di Tadini che ha dichiarato di essere estremamente soddisfatto. “Un provvedimento ineccepibile che amplia il tema della perizia” ha affermato.

 

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