Violenta aggressione omofoba nel Catanzarese: “Ti dovrebbero ammazzare”

Prima gli insulti, poi una testata in pieno viso. Una donna è stata aggredita per il suo orientamento sessuale, la denuncia di Arcigay.

Silvana comitato Arcigay Reggio Calabria
Silvana (Foto dal web)

Non si arrestano le aggressioni contro persone che dichiarano apertamente il loro orientamento sessuale. Le denunce continuano a far trapelare una situazione in costante declino che sembra non avere margine di miglioramento senza una tutela valida da parte della legge.

L’ennesima violenza è avvenuta il 20 maggio scorso a Villefiorita, Catanzaro. Una testata in pieno volto che le ha provocato tumefazioni e l’ha costretta a medicazioni al setto nasale e ai denti.

Silvana è stata brutalmente coinvolta in una rissa perché lesbica. Le hanno urlato: “Lesbica schifosa puttana! Ti dovrebbero ammazzare! Sto parlando proprio con te, lesbica schifosa!”.

La donna mentre era al telefono con la fidanzata viene raggiunta da questi epiteti dichiarati a gran voce dal vicino di condominio. Lei scende in strada innervosita e intenta a sistemare la faccenda, ma succede l’impensabile.

Aggressione in pieno giorno, Arcigay lancia l’appello al Governo

Appena Silvana scende in strada è attaccata dall’uomo con la complicità della moglie e di altri due adulti, che la immobilizzano e le sottraggono il telefono. L’uomo le dà una testata che le rompe il setto nasale e le fa perdere coscienza.

Una volta riuscita a divincolarsi e a riavere indietro il suo smartphone, chiama subito il 112 e poi la Guardia Medica per le medicazioni.

Il comitato Arcigay “I Due Mari” di Reggio Calabria è stato prontamente informato dei fatti, ed il consigliere Bruno Giordano ha raggiunto la donna per accertarsi effettivamente della gravità della situazione.

La trova con il volto tumefatto, una vistosa medicazione al setto nasale, la voce tremante e lo stato d’animo di chi ha maledettamente paura”, scrivono dall’Arcigay di Reggio.

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L’appello al Governo ora è più forte che mai:

I soggetti in questione sono già noti alle forze dell’ordine e al Sindaco di Vallefiorita. Ci appelliamo a loro affinché facciano il possibile per tutelare Silvana: ora più che mai ha bisogno del sostegno di tutte le figure che sono a garanzia delle norme presenti sulla nostra Costituzione, in attesa che il Disegno di Legge Zan possa essere definitivamente approvato.

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