Eurovision Song Contest 2022: Stefano Coletta non ha dubbi sulla città designata

A poche ore dalla fine della performance canora a Rotterdam, è già stata avviata la macchina organizzativa per poter allestire l’evento in Italia.

Coletta con Gabriele Corsi e Malgioglio
Coletta con Gabriele Corsi e Malgioglio (Screen Instagram)

Sabato scorso la vittoria indiscussa dei Maneskin all’Eurovision Song Contest a Rotterdam, un premio meritato dopo 31 anni di latitanza del nostro Paese dal podio europeo.

Un riconoscimento che adesso avrà come conseguenza diretta quella di mettere in movimento tutta la macchina organizzativa dello spettacolo ferma da prima della pandemia.

Questa sarà l’occasione di poter dare finalmente lavoro ad una classe sotto tanti punti di vista bistrattata, dagli albergatori, agli organizzatori, strumentisti, elettricisti e le infinite squadre che assistono eventi di portata internazionale.

Le cifre per l’allestimento di questo enorme spettacolo mediamente si aggirano intorno ai 20-30 milioni di euro ma l’indotto che se ne ricava è di solito il doppio in termini di ritorno economico nelle casse dello Stato che lo ospita.

La domanda che sta maggiormente circolando in queste ore verte sul luogo in cui sarà ubicato l’Eurovision. Sentiamo le parole del direttore Rai.

Coletta non ha dubbi: “L’Eurovision si farà qui”

Nel 2022 l’Eurovision Song Contest sarà ospitato dall’Italia e al momento le prime voci fanno pensare a Milano o Roma come le due città più accreditate ad essere teatro dell’evento.

 

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Secondo però il direttore di Rai 1 Stefano Coletta non ci sono dubbi. Visto che sarà la Rai – e la prima rete – ad organizzare la diretta, è presumibile che si scelga Roma come sede ufficiale.

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Penso che riportare l’Eurovision nel nostro paese dopo 31 anni sarà l’occasione per mostrare la grande capacità della Rai di guidare una macchina così complicata e articolata. È chiaro che per fare qualità bisogna mettere in campo delle risorse. Ma credo che l’occasione sia talmente ghiotta che si troverà il modo e le risorse per fare uno show di livello.

Poi torna su un altro grande evento nazionale che non va sottovalutato: “Tra maggio e giugno si mette a punto Sanremo. La priorità è quella, poi si passerà subito dopo all’Eurovision. Del resto è proprio Sanremo ad aver ispirato la competizione europea”.

 

 

 

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