Marco Giallini svuota il sacco: “Sono diventato attore per lei”. Il ricordo più drammatico

Il famoso attore si è lasciato andare ad una confessione sul suo passato, forse non tutti sanno il reale motivo per cui ha cambiato la sua vita lavorativa.

Marco Giallini con il figlio Rocco
Giallini con il figlio Rocco (Screen Instagram)

La sua biografia parla chiaro. Marco Giallini, 58 anni, romano, due figli che ama (Diego e Rocco), attore candidato per sei volte sia ai David di Donatello che ai Nastri d’argento, premio che ha vinto per tre volte grazie alle pellicole “All Cops Are Bastards”, “Tutta colpa di Freud” e “Perfetti sconosciuti”.

Animo spesso taciturno e tenebroso, Giallini fatica a rilasciare interviste, l’ultima l’ha concessa dopo molte insistenze al Corriere che ha voluto svelare alcuni retroscena della vita privata del protagonista della serie Rai “Rocco Schiavone”.

La sua è stata una vita fatta di sacrifici che l’attore racconta con un groppo al cuore:

Facevo l’imbianchino, otto ore. E la sera, la scuola di teatro. Poi, otto ore erano troppe. Ho iniziato a portare il camion delle bibite, la mattina. Dopo, tornavo a casa, doccia, prendevo il mio Yamaha, andavo a scuola. Parcheggiavo contro il muro, non avevo manco il cavalletto e entravo, col chiodo, i capelli lunghi. 

La confessione più tragica però arriva inesorabile, impossibile non sfogarsi con il giornalista di fronte e parlare ancora una volta della persona per lui più importante.

 Giallini, “Sono in lockdown da 10 anni”. Il dolore più grande

Sul piccolo schermo e al cinema lo vediamo sempre molto sicuro di sé, voce profonda e portamento fiero, ma dentro si sé cova ancora un dolore grande che dopo anni non se n’è ancora andato ed anzi lo accompagna nelle sue giornate.

Nell’intervista al Corriere Marco Giallini ha affrontato l’argomento della morte della moglie Loredana.

Alla fine, io sto in lockdown da quando è morta Loredana. Quello è il momento in cui ho deciso di diventare popolare. L’ho deciso proprio, perché sarei uno che s’adagia, sono pigro, ammazza come sono pigro. Nel senso che ancora aspetto di giocare con la Roma. Ero arrivato qui, a Tor Lupara, per Loredana. Ci siamo messi in 40 metri, non eravamo abbienti. Ci siamo sposati nel ’93, facevo teatro e altri lavori, però avevo ripreso la scuola, mi ero iscritto a Lettere e a scuola di recitazione. Ero diventato bravo, colto, oltre che bandito.

L’attore ha cambiato la sua vita a 39 anni per dare una possibilità e sicurezza maggiore ai suoi figli, come aveva promesso alla moglie prima di morire. “Il dolore non passa mai, ci parlo anche di notte quando sono solo”.

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Dopo Loredana, Giallini non si è più innamorato e confessa:

Ma di chi? Ma perché? Innamorato ero di mia moglie. Per 27 anni, non ci siamo mai lasciati e non abbiamo mai litigato. Lei era la donna mia e io il suo uomo. Nel mondo, quante ce ne possono stare di persone per te? Una.

 

 

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