Il caso di Fedez, le sue parole durante il Concertone del primo maggio, ha destabilizzato l’opinione pubblica e ha provocato un vero e proprio terremoto mediatico a causa delle sue accuse di censura.
Le parole di Fedez durante il concerto del Primo Maggio hanno destabilizzato l’opinione pubblica e anche il consueto ordine della rete televisiva della Rai, che ha subito un vero e proprio terremoto interno, a causa delle gravi accuse di censura del rapper.
Infatti il cantante, sul palco del Concertone, ha rivelato che gli fosse stato chiesto il testo delle parole che avrebbe pronunciato sul palco e successivamente gli sarebbe stato chiesto di omettere i nomi di quei personaggi politici che intendeva attaccare.
Il rapper ha quindi accusato la rete televisiva di censura e ha sentito questo come un tentativo di imbavagliamento; per documentare la verità dei fatti, il cantante ha pubblicato sui suoi social la registrazione della telefonata con alcuni vertici della Rai, che è stata incriminata.
VEDI ANCHE—> Caso Fedez, un collega svela un retroscena sulla Rai: “Mi hanno chiamato”
La risposta della Rai alle accuse di Fedez
Nonostante il cantante abbia pubblicato un video della chiamata registrata, la Rai ha smentito la vicenda, infatti in un primo momento ha dichiarato che il cantante avesse visibilmente manipolato la telefonata, tagliando degli appositi spezzoni per incolpare la rete.
VEDI ANCHE—> Ferragnez, Leone sparisce dai social: Fedez chiarisce tutto
Successivamente la rete televisiva ha reso noto che il testo sia stato chiesto da iCompany e non dalla reta televisiva. Inoltre il direttore di Rai 3, Franco Di Mare ha esternato la sua opinione, dichiarando che: “E’ una bugia che la Rai abbia censurato, ma è passato questo anche all’estero“.
Visualizza questo post su Instagram
Ribadendo che il cantante avrebbe manipolato le parole dei referenti della rete televisiva per diffamare la Rai, ricordando che questo è un vero e proprio reato. Il direttore ha detto infatti, che il cantante ha tagliato la frase in cui i referenti chiarivano che la Rai non censura e che gli accusati si aspettano delle scuse, che dubita arriveranno.