Valerio Scanu, il retroscena drammatico sulla morte del padre

Il cantante Valerio Scanu racconta la morte del padre, avvenuta per Covid, e svela un retroscena triste e toccante

Valerio Scanu
Valerio Scanu (foto da profilo ufficiale Instagram)

Tra coloro che hanno patito la perdita di una persona importante, a causa della pandemia di coronavirus, c’è Valerio Scanu. Il cantante, qualche mese fa, ha pianto la morte di suo padre, venuto a mancare a dicembre. Una perdita che com’è normale che sia lo ha addolorato profondamente e di cui è tornato a parlare nella trasmissione ‘Storie Italiane’ su Rai Uno.

Nel programma di Eleonora Daniele, di cui è stato più volte ospite di recente, Scanu oltre a raccontare la sua storia si sta occupando anche di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. Per cui ad ogni occasione ricorda l’importanza di proteggersi e di seguire le precauzioni, per evitare di avere a che fare con una malattia che ha già causato moltissime vittime e che sta segnando le nostre vite da più di un anno.

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Valerio Scanu, il dolore e lo stupore per la morte del padre: “Non l’ho detto subito a mia madre”

Sulla morte di suo padre, il cantante ha raccontato alcuni particolari strazianti. “Mia zia si è bardata come una degli infermieri, travestendosi per vedere la salma in ospedale – ha spiegato – Anche solo per toccare il sacco, glielo doveva. Le era venuto quasi di aprire, le sembrava tutto uno scherzo”.

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Nel periodo in cui suo padre è stato ricoverato, si è fatto carico della comunicazione con l’ospedale e ha cercato di proteggere la sua famiglia con un atteggiamento positivo. Ma il momento della scomparsa del padre è stato durissimo. “Non ce l’ho fatta a dirlo subito a mia madre, me lo sono tenuto dentro per sette ore – ha dichiarato – Poi ho chiamato mia zia e ho fatto fare a lei”.

Un pensiero per i sanitari e tutti coloro che stanno combattendo in prima linea: “Sono ancora in contatto con alcuni infermieri che erano vicino a mio padre. Ho detto loro che sono degli angeli e che quella di mio padre è stata una battaglia che poteva aiutarli a vincere la guerra”.

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