Ibrahimovic in lacrime per i figli Max e Vincent: il motivo commuove

È uno dei marcatori più prolifici della storia del calcio, ma al pensiero dei figli si commuove come un bambino. Zlatan Ibrahimović cede alle lacrime e il motivo è di una dolcezza unica

Zlatan Ibrahimović calciatore
Il calciatore svedese Zlatan Ibrahimović (Getty Images)

Anche gli atleti più forti e integerrimi hanno i loro “punti deboli”. E Zlatan Ibrahimovic, superuomo del calcio internazionale, non è estraneo a questa “regola”. L’attaccante del Milan e della nazionale svedese è considerato uno dei calciatori più forti e completi al mondo e uno dei marcatori più prolifici della storia del calcio. Pluripremiato (è stato candidato sei volte al FIFA World Player of th year e 11 volte al Pallone d’oro FIFA), è conosciuto per il carattere di ferro e l’incisiva personalità. Ma ieri, durante la sua prima conferenza stampa post Nazionale svedese, è bastato un attimo per mostrare tutta la sua umanità.

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Ibrahimovic dal cuore tenero: il padre dietro l’atleta

È bastato pensare ai figli nel corso della conferenza stampa con il commissario tecnico della Svezia Andersson per commuoversi e, inevitabilmente, commuovere. L’attaccante del Milan non è riuscito a trattenere le lacrime quando gli hanno chiesto cosa pensasse la famiglia del ritorno nella Nazionale svedese dopo cinque anni di “lontananza”. Così, come poche volte accade, il duro “primatista di reti” ha lasciato spazio all’emotivo papà Ibrahimovic. «Come ha preso la mia famiglia il mio ritorno in Svezia? – ha dichiarato prima di essere sopraffatto dai ricordi – Quando sono andato via avevo Vincent qui con me e ha pianto molto, ma ora va bene».

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Da qualche tempo la “famiglia Ibra” è separata e questo è motivo di dolore per l’attaccante. Il calciatore vive da solo a Milano, mentre mamma e figli (Maximilian, 14 anni, e Vincent, 13) hanno continuato a risiedere in Svezia. Una scelta condivisa con la moglie Helena per permettergli di perseguire in Italia grandi risultati professionali. Questo con la squadra del cuore: il Milan. Ma il pianto di ieri è la dimostrazione che anche il più forte dei fuoriclasse, a volte, ha semplicemente bisogno di mostrare la parte più vulnerabile di sé.

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