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Spettacolo

Sabrina Ferilli, il tremendo dramma raccontato a Verissimo

Pubblicato da
Francesca Rotondo

Non ci sono «figli di serie A e di serie B». Davanti alle telecamere di Verissimo, l’attrice romana con quattro candidature al David di Donatello racconta il dramma delle acciaierie

Silvia Toffanin Verissimo
Silvia Toffanin, conduttrice di Verissimo (Facebook)

Sarà ospite di Verissimo su Canale 5 una delle attrici italiane più amate: Sabrina Ferilli. Il rotocalco televisivo condotto da Silvia Toffanin, oggi, non tratterà solamente gli aggiornamenti settimanali e le notizie rosa che tanto fanno sognare gli appassionati. Le singole rubriche della trasmissione saranno affiancate dalle inedite dichiarazioni dell’attrice romana protagonista del film La grande bellezza di Paolo Sorrentino e premiata con cinque Nastri d’argento. «Quello che racconto è un dramma familiare: non ci sono figli di serie A e di serie B».

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Sabrina Ferilli, il dramma: la storia di denuncia sociale Svegliati amore mio

La splendida Sabrina Ferilli, protagonista di Svegliati amore mio (Getty Images)

Immensa carriera cinematografica, apprezzata attrice, irriverente ma gentile conduttrice, doppiatrice d’eccezione, “giudice” inimitabile del Tu si que vales. Sabrina Ferilli torna in pista e lo fa cambiando “panni”. Da affascinante mattatrice si trasforma in protagonista di un dramma familiare di grande attualità. L’attrice, classe ’64, oggi sarà ospite di Silvia Toffanin nel programma televisivo Verissimo per promuovere l’ ultima fiction della trilogia iniziata con L’Amore strappato: Svegliati amore mio.

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La nuova serie tv, che dovrebbe essere trasmessa a partire da mercoledì 24 marzo, racconta il dramma delle acciaierie e l’impegno civile di una donna coraggiosa e fragile al contempo. «Questa è la storia d’amore di una famiglia che per un incidente prende consapevolezza di cosa significhi ammalarsi di polveri e inquinamento» ha dichiarato la Ferilli alle telecamere di Canale 5. Non possono  e non devono esserci «figli di serie A e di serie B»: la politica deve risolvere il «cortocircuito mostruoso» che si genera quando le persone sono tragicamente chiamate a scegliere tra vita e lavoro.

Francesca Rotondo

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Francesca Rotondo