Antonella Clerici contro il GF Vip: “mortificante e diseducativo”

“Il nulla cosmico”: ecco come la conduttrice Rai 57enne definisce il Grande Fratello Vip, lo show di Alfonso Signorini. 

 

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Parole pungenti riservate al Grande Fratello Vip. Antonella Clerici non ha peli sulla lingua e non si trattiene dall’esprimere la sua opinione, alquanto negativa, riguardo lo show di Signorini.
Famosa per la sua cordialità e la sua diplomazia, questa volta l’amatissima conduttrice di “E’ sempre mezzogiorno” confessa un parere tutt’altro che gentile sul programma Mediaset. Rilascia questi commenti durante un’intervista al Fatto Quotidiano, commenti che non salvano nemmeno Barbara D’Urso e i personaggi creati nei suoi programmi, come Angela Mondello, la donna  del tormentone del “Coviddì”.
Quest’ultima risponde personalmente sui social quando la Clerici l’ha chiamata in causa, e difende sé stessa affermando di non aver fatto nulla di male. Ma Antonella non ha utilizzato giri di parole per rendere pubblico il suo pensiero: la televisione ha bisogno di persone preparate, non è giusto conferire notorietà a chi non ha competenze e nulla da dire.

La critica di Antonella Clerici al Grande Fratello Vip: “è il nulla cosmico, non mi piace”

 

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Com’è evidente, Antonella Clerici non è una fan dei reality show e si dichiara totalmente distaccata da quella modalità di spettacolo. Asserisce di non riconoscere “la sua televisione”, la giudica mortificante.
Dice di non sapere chi siano gli abitanti della Casa, nota che non hanno niente da dire, un “nulla cosmico” solo a tratti divertente, ma per lo più diseducativo.

La conduttrice esprime il suo dispiacere verso questo genere di programmi e chiede di riempire gli schermi con gente che abbia qualcosa di cui parlare, qualcosa da raccontare, che sappia portare avanti discussioni reali e sensate.

Non risparmia nemmeno i singoli partecipanti al gioco e aggiunge che “ci sono persone che per 15 minuti di notorietà farebbero di tutto”. La vede come un’ingiustizia, un non lasciar spazio a chi ha realmente delle competenze da condividere. E questo, secondo la sua opinione educa inevitabilmente i giovani a “diventare ignoranti” perché è il mezzo necessario per la notorietà sui social.

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