Una tragedia legata allo scudetto del Napoli: un tifoso muore in stazione a Udine, intanto arriva la smentita sul decesso nei festeggiamenti.
33 anni di attesa, fatti di gioie, ma soprattutto di tante occasioni perdute: ora finalmente il Napoli può festeggiare lo scudetto dopo quattro secondi posti e altrettanti terzi posti dal 2010 a oggi. L’ultimo campionato la squadra partenopea l’aveva vinto addirittura nel 1990, con una squadra che probabilmente chi quegli anni li ha vissuti ricorda a memoria, ma che nell’immaginario collettivo sarà eterna per la presenza in campo di Diego Armando Maradona, forse il più forte giocatore della storia.
Morto in stazione: infarto dopo la vittoria dello scudetto del Napoli a Udine, smentita vittima dei festeggiamenti
Il ritorno alla vittoria dopo 33 anni, sotto la guida di Luciano Spalletti, l’allenatore che aveva scelto di prendersi una pausa dal mondo del calcio e che ricaricate le batterie si è preso tante rivincite, ha trasformato la città di Napoli, che ha festeggiato per tutta la notte dopo lo scudetto matematicamente conquistato a Udine, ma già in cantiere ormai da mesi. Una cavalcata trionfale, dunque, che però si porta dietro purtroppo un tragico lutto.
Infatti, alla stazione di Udine, un tifoso del Napoli – proveniente dalla vicina Austria – è stato colpito da un infarto che non gli ha lasciato scampo. La notizia ha lasciato senza parole tutti e quanto accaduto ha senza dubbio sconvolto i presenti in stazione, che si sono appunto ritrovati davanti agli occhi quell’uomo che improvvisamente perdeva conoscenza. Una tragedia che poi i soccorsi non sono riusciti a evitare, nonostante siano giusti tempestivamente, in quanto presidiavano la zona della stazione.
Nel frattempo, sia il sindaco che il prefetto di Napoli danno chiarimenti sulla sparatoria avvenuta a margine dei festeggiamenti, nella quale ha perso la vita Vincenzo Costanzo, 26 anni, residente a Ponticelli. Entrambi tengono a sottolineare che la vittima aveva una serie di precedenti penali e quindi che quanto accaduto andrebbe considerato come un regolamento di conti e non è invece connesso ai festeggiamenti. La prima ipotesi era infatti che fosse stato colpito accidentalmente da un colpo di pistola, proprio mentre festeggiava. Ora le autorità partenopee specificano che era avvenuto tutt’altro.